![](/IMG/DIRIGENTI/BIG-moggi porta a porta.jpg)
NUOVA SPAZIO RADIO - Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di "Stile Juventus", programma condotto da Nicola De Bonis sulle frequenze dell'emittente capitolina Tanti gli argomenti affrontati dall'ex direttore generale bianconero: ecco l'intervista integrale.
Cos'è Roma-Juventus per Luciano Moggi?
"E' una partita di calcio".
Ci saranno dei ricordi. Non è mai stata una partita come le altre anche per lei...
"Una volta era una grande partita, adesso un po' meno. Però bisogna accontentarsi di quello che c'è. Speriamo che la Juventus faccia bene e che possa fare anche risultato all'occorrenza, perchè gli servirebbe. E' chiaro che la gara non ha più i risvolti di un tempo, perchè un tempo questa partita voleva dire scudetti. Quest'anno non lo è nè per l'uno nè per l'altro. E' una partita che ha sempre nascosto delle insidie. La rivalità tra le due tifoserie credo sia quella che in pratica ha fatto sì che le partite avessero proprio un risvolto di combattimento, un combattimento sano, ovviamente sul campo; c'era un accanimento totale nei confronti della Juve da parte dei romanisti e di conseguenza era una partita temuta. Adesso è un po' scaduta come partita".
Possiamo dire che è scaduta di livello da quando non c'è più lei?
"Non è che è scaduta perchè non ci sono più io. Non è che manca Moggi e manca tutto. Il problema è che adesso mancano i giocatori. E' questo il punto, evidentemente non è stato fatto un discorso giusto per l'acquisizione di giocatori. Anzichè prenderne 13, potevano esserne presi 3 o 4 che potevano costituire un'entità di rilievo. Cosa che invece non è successa".
Come giudica quello che sta accadendo in queste ore nella Capitale? Il passaggio dalla famiglia Sensi, anzi dal gruppo Unicredit, a DiBenedetto...
"Questa non la so spiegare anche perchè non so come si sono svolte le cose. Oltretutto non è che ci sia stato ancora un passaggio, perchè di Benedetto per adesso c'è solo il Papa a Roma. Se adesso va via, evidentemente, ci saranno dei motivi di non accordo. Poi magari lo troveranno, ma al momento attuale è difficile stabilire, anche perchè i precedenti degli americani non sono proprio positivi. Guardate quello che è successo a Bologna e Bari. Per dare un giudizio meglio aspettare che ci sia una firma che è stata procrastinata prima di due mesi, poi di venti giorni. Evidentemente dei problemi ci sono".
Luciano Moggi e la famiglia Sensi. C'è stato un rapporto inizialmente complicato, poi le cose sono cambiate...
"Era complicato quando c'era Baldini, perchè metteva male tra tutti quanti. Sensi poi ha capito com'era la situazione e ha cambiato completamente registro. Era complicato per quello, ma i rapporti con la famiglia Sensi sono stati sempre buoni".
Le ha avuto dei buoni rapporti specialmente con la dottoressa Rosella, ma con Franco in passato ci sono stati degli scontri...
"Ci sono stati molti scontri, anche perchè - ripeto - c'era chi soffiava sul fuoco, un fuoco che non c'era, ma soffiava sul fuoco affinchè ci fossero. Poi piano piano è regredito tutto, perchè il tempo è galantuomo e le verità si sanno. Di conseguenza il problema non si è più posto alla fine. Oltretutto con la dottoressa Sensi ci sono dei rapporti eccezionali".