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Non è stato ancora ufficializzato il divorzio da Carlo Ancelotti che è già esploso il toto-allenatore: tutti i giornali britannici a chiedersi chi sarà il prossimo manager a sedere sulla panchina del Chelsea. Dopo l'uscita dalla Champions League è unanime la convinzione che a fine stagione il tecnico italiano lascerà lo St
Al momento non esiste neppure nella testa di Abramovich, perché i suoi preferiti in assoluto - José Mourinho e Pep Guardiola - non sono disponibili. Il portoghese, pur infastidito dalle continue lotte di carattere politico all'interno del Real Madrid, non ha intenzione di andarsene dopo appena una stagione. Guardiola, che pure ha ammesso che non resterà ancora a lungo al Camp Nou, ha già firmato il rinnovo per un altro anno. Ecco allora le alternativa, nessuna delle quali con un evidente vantaggio sulle altre. Amatissimo dai tifosi dopo la sua breve permanenza nel 2009, Guus Hiddink è un allenatore che piace anche al patron russo, ma l'olandese vuole concludere le qualificazioni a Euro 2012 sulla panchina della Turchia. In corsa per un posto almeno nei play-off non si libererebbe prima di ottobre. Impossibile che il Chelsea resti alla finestra così a lungo. Serve un tecnico disponibile dalla prima settimana di luglio. In partenza anche il direttore sportivo Frank Arnesen, che ha firmato per l'Amburgo, sarà direttamente Abramovich - con la consulenza del suo fedelissimo Eugene Tenenbaum - a scegliere il prossimo allenatore.
E il russo da sempre è un ammiratore della scuola olandese. Per questo negli ultimi giorni sono circolati anche i nomi di Frank Rijkaard e Marco Van Basten. Se Marcello Lippi è uscito allo scoperto, autocandidandosi con perfetto tempismo a mezzo stampa, anche Rafa Benitez sta sondando il terreno, ma più discretamente attraverso i suoi emissari. Nella rosa compare anche il nome di un ex Chelsea, Didier Deschamps (stagione 1999/2000), così come quello del giovane tecnico del Porto André Villas Boas, che ha appena vinto il campionato portoghese. Ex assistente di Mourinho è apprezzato soprattutto da uno dei figli di Abramovich. Da scartare viceversa la soluzione inglese: l'unico candidabile, Mark Hughes, non possiede un pedigree internazionale all'altezza. Il nome dell'ultima ora è quello di Luciano Spalletti. Per adesso è solo un'ipotesi, tra molte altre. Ma nei prossimi giorni gli uomini di Abramovich cominceranno a sondare il mercato, e allora la rosa comincerà a scremarsi. (ansa)