Cessione As Roma, Lucchesi: "Gli americani sono investitori con un progetto serio. I Sensi? Hanno dato tanto"

18/04/2011 alle 17:58.

RADIO POWER STATION - Questa mattina ai microfoni di “Roma Caffe” è intervenuto Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma del terzo scudetto. Il dirigente fa il punto su quello che è il momento della Roma a tre giorni dalla firma che a sancito il passaggio dalla vecchia gestione Sensi al consorzio bostoniano di Thomas Di Benedetto: “ Siamo ancora agli arbori per quanto riguarda il progetto della squadra. Probabilmente il progetto non è stato ancora disegnato, quello che sarà il profilo sia tecnico che sportivo andrà ancora deciso. Io credo ci voglia ancora un po’ di tempo per avere le idee più chiare, sicuramente la Roma ha dei valori sportivi importanti, ha giocatori di livello top, ma ha bisogno comunque di fare qualche inserimento nuovo; però ripeto sarà fatto dopo un’attenta valutazione, io ci tengo a sottolineare però di fare

L’opinione di Lucchesi sui presidenti di calcio in Italia:” Non so se sono preoccupati dall’arrivo di Di Benedetto, ma normalmente anche loro sono sorpresi dalla trattativa: se la Roma ha più disponibilità fa più paura, perché già ora è una grande squadra, gli manca quel qual cosina per arrivare al top e per essere al vertice e con gli americani questo potrà accadere. E’ chiaro che per i presidenti più competitor ci sono è più sono preoccupati”.

Un pensiero sulla Roma di Franco Sensi: “Con il presidente abbiamo lottato contro quei poteri del nord. E’ stata una battaglia che il presidente Sensi ha combattuto sempre con grande intensità, cercando di diminuire il gap di peso specifico, politico ed istituzionale che si pensava potesse essere anche un po’ influente in quegli anni. Io credo che la famiglia Sensi abbia fatto moltissimo, fino a che sono stati in grado di poterlo fare hanno dato tanto a questa società. Poi sono arrivati dei problemi con delle loro imprese e questi problemi si sono riflettuti nella Roma, negli anni però vorrei sottolineare come sia stato efficiente il loro dei vari Bruno Conti, Pradè e di tutto lo staff, che hanno lavorato senza un euro in tasca per fare mercato. ”

Chiusura su : ”Gli aggettivi per Francesco sono stati usati tutti, non ne esistono più a disposizione. Come si fa a dare per finito uno dei giocatori dio maggiore qualità del calcio italiano. Tutte le domeniche dimostra ancora di essere quel grande giocatore che è da vent’anni”.