Adieu Roma. Philippe Mexes e Jeremy Menez in comune non hanno solo il passaporto francese, ma anche un futuro lontano dalla Capitale. Il difensore, dopo essersi rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro, ha praticamente ufficializzato il proprio trasferimento a parametro zero al Milan, mentre l'attaccante da tempo ha espresso la volontà di cambiare aria e, se a Trigoria arrive
Sicuramente il centrocampista campione del Mondo non avrà più come compagno Mexes, uscito col ginocchio a pezzi dalla sfida persa con la Juventus. «Sono più per andare via che per rimanere. Il Milan? Se ne parla tanto, probabilmente andrò lì - le parole del difensore ancora ricoverato a Villa Stuart -. Sono scelte di vita, anche se sono molto legato a città, tifosi e squadra, devo prendere una decisione, pensare a me stesso e fare la cosa migliore». E lo stesso pensiero deve essere venuto anche a Menez che, dopo tre anni nella Capitale, sembra voler proseguire la propria carriera professionale altrove (sulle sue tracce ci sarebbero Juventus e Arsenal, ndr). «Il mio rapporto con la Roma continuerà? Non lo so», ha ammesso l'attaccante dopo la visita in clinica al connazionale. D'altronde, l'insofferenza di Menez si era già manifestata nel corso di una intervista a 'L'Equipe' nella quale aveva espresso le sue perplessità sulla permanenza in giallorosso. Ad incidere sulla voglia di partire sarebbe soprattutto il rapporto mai nato col nuovo tecnico Vincenzo Montella, col quale avrebbe avuto anche un diverbio molto accesso nel corso dell'intervallo della partita persa domenica sera con la Juventus. «Con Montella ho parlato - ha però aggiunto Menez - Se abbiamo chiarito? Sì, sì, tutto a posto». In realtà Montella, oltre a dover fare i conti con alcuni malumori interni allo spogliatoio (anche Borriello non sprizza gioia a causa delle panchine in serie, ma potrebbe tornare titolare già con l'Udinese, ndr), è costretto a preparare il delicato finale di stagione sentendo continuamente nomi di colleghi accostati alla panchina sulla quale siede dall'addio di Ranieri.
L'ex Aeroplanino, che oggi ha fatto visita a Mexes, però sa bene che le ultime sette partite decideranno il suo futuro: fallire il quarto posto in campionato, e il conseguente accesso ai preliminari della prossima Champions League, peserebbe in maniera determinante sulla riconferma in panchina da parte della nuova proprietà statunitense e aprirebbe di conseguenza i cancelli di Trigoria a un nuovo tecnico. Che potrebbe essere anche Gian Piero Gasperini: «Mi fa piacere essere accostato alla Roma, l'idea è affascinate ma in questo periodo le squadre pensano più agli obiettivi di fine stagione che al futuro - le parole dell'ex allenatore del Genoa a Sky Sport -. Al momento sono tutte ipotesi premature. Tra qualche settimana magari sarà diverso». Tra qualche settimana, di certo, non ci sarà più Mexes.
(ansa)