Stadio Roma, on. Giro: "Sono ottimista sull'adozione della legge. Individuate 4-5 aree idonee a nuovo impianto nella Capitale"

25/03/2011 alle 15:26.

TRS - Intervenuto in diretta durante la trasmissione '1927' l'On. Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali, ha rilasciato queste dichiarazioni circa la costruzione degli stadi di proprietà delle società di calcio.

Innanzitutto, si sono mosse le acque da quel progetto-stadio presentato a Trigoria circa 1 anno e mezzo fa?

No io di quel progetto non ho mai saputo niente, fu presentato con la presenza di Alemanno e Piero Marrazzo nel corso di una conferenza stampa, ma poi questo progetto non ha mai avuto corso, io come Ministero e sottosgretario ai beni culturali, non ho più avuto notizie, ma come credo che la stessa società e Rosella Sensi hanno poi precisato, si trattava di uno studio che necessitava di ulteriori approfondimenti che hanno confermato le mie perplessità.

C'erano problemi legati ai vincoli idrologici e paesaggistici?

Era un progetto su un impianto sportivo al di là della sua ubicazione, c'era un problema legato all'ubicazione in zona Aurelia, vicino la Monachina, con alcune criticità che andavano valutate. Poi io mi riferisco al progetto in se, non si capiva se era unos tadio, se c'èra lottizzazione, servizi, una piattaforma multifunzionale con alberghi, negozi, non si sapeva nulla, non si è visto nulla e non si capiva nulla. Io sono il primo a dire che uno stadio non si sostiene da solo, di solito servono altre cose, come il commerciale, la zona alberghiera, residenziale ed è per questo che bisogna fare le cose bene dal punto di vista urbanistico e paesaggistico.

Ad oggi possiamo dire che lo stadio Franco Sensi non verrà più realizzato alla Monachina?

No no, assolutamente non credo che ci siano le condizioni attualmente, anche perchè lo avremmo saputo, molta acqua è passata sotto ai ponti, poi credo che la squadra verrà acquisita da altri soggetti, non credo che la Sensi avrà ancora interesse, era una proposta per rilanciare la società, progetto che oggi credo non ci sia più.

Come mai che a quel progetto "virtuale" c'hanno messo la faccia sia il sindaco che il presidente della Regione?

Il sindaco Alemanno e Piero Marrazzo hanno poi precisato che erano presenti come atto di testimonianza e di interesse, per promuovere un'iniziativa che stava muovendo i primi passi, ma non i secondi e i terzi passi, non hanno responsabilità in questo, forse la Società e la presidentessa avevano delle responsabilità, anche se ora non vorrei aprire nessuna polemica, perchè anacronistica e sterile, dobbiamo guardare avanti.

Bisogna lavorare sul tema legislativo, sul profilo paesaggistico curato dal Ministero e su quello urbanistico dal Comune, nessuno vuole limitare le prerogative del Comune di Roma, quella è una vecchia polemica datata.

Sulla legge, a che punto siamo e dove è possibile costruire il nuovo impianto?

Il provvedimento legislativo è alla Camera, all'attenzione della Commissione Cultura E Sport e come voi ricorderete era stata approvata in Senato all'unanimità, è passata alla Camera dove ha subito alcuni emendamenti, per cui il testo è tornato al Senato ma si sono raggiunte delle intese su alcuni punti, in precedenza contrastanti, a proposito dei vincoli paesaggistici, architettonici, urbanistici e idrologici.

la legge attribuisce ai Comuni la possibilità di convocare con procedure più spedite un accordo di programma per promuover una variante urbanistica per realizzare un impianto sportivo, e accanto strutture residenziali e commerciali, quindi una vera e propria operazione urbanistica rispettosa dei vincoli e della legge. é una legge che facilita e viene incontro alla società sportive, rendendole proprietarie dello stadio, cosa fondamentale, viste le spese che si sostengono attualmente per l'Olimpico di proprietà del Coni
. Sul tema pratico, è un problema del Comune, con il piano regolatore approvato nel 2008, individuare l'area più adeguata. Noi possiamo solo suggerire delle ipotesi, come ad esempio l'area di Tor Vergata che riteniamo quella più idonea, poi ci sono le aree vicino Ponte Galeria, zona Fiumicino e nella zona della Centrale del Latte, ma quella che presenta meno problemi dal punto di vista archeologico e paesaggistico è quella di Tor Vergata. Poi questi vincoli non sono ostativi al 100%, perchè anche laddove emerge un vincolo archeologico, si fanno dei sondaggi e se vengono alla luce dei reperti essi possono essere spostati o valorizzati dallo stesso progetto.

Il consorzio americano avrà sicuramente testato le possibilità legislative italiane sul tema stadio, perchè un impianto sportivo deve essere presente in un progetto di rilancio della Roma , a quanto le risulta lo stadio è al centro del progetto americano?

Io questo non lo posso dire e non lo so, sono ottimista sull'adozione della legge, visto che è una richiesta di tutte le società d'Italia. Sui tempi l'approvaizone della legge può essere anche abbastanza rapida, il vero nodo è quello della Camera, perchè al Senato si è già d'accordo. Sono abbastanza ottimista, bisogna lavorare bene sulle carte e sui vari problemi dei vincoli, è necessaria questa legge per l'Italia e per Roma che è in corsa per le Olimpiadi del 2020.

La corsa per le Olimpiadi può fare la differenza sul tema degli stadi?

Si pensa alla realizzazione di impianti di calcio puro, e poi si può pensare ad un ammodernamento dell'Olimpico che è un impianto valido per molti sport e quindi multifunzionale. la corsa alla candidatura Olimpica può sicuramente favorire questo processo e Roma deve essere determinata per questa candidatura, con grandi possibilità di rilancio per tutta l'area della capitale. Tengo a ribadire per evitare polemiche inutili che la scelta dell'area spetta unicamente al Comune di Roma perchè esso ha la gestione del suo piano regolatore, in base ai vincoli e alle leggi urbanistiche vigenti in Italia. però il comune di Roma già attualmente con le norme vigenti può variare qualcosa del piano regolatore, ma con la legge questo accordo di programma viene reso più rapido e più spedito, con la condivisione di vari soggetti amministrativi, è una legge che favorirà il tutto.

 

Lo stesso Giro, a margine della presentazione della mostra della Panini inaugurata a Roma per celebrare il 50/mo anniversario della storica collezione di figurine , ha dichiarato: "Ci sono tutte le possibilita' di costruire un nuovo stadio nella Capitale. E credo che sia Roma sia Lazio hanno tutto il diritto di invocare un impianto di proprieta'''. Cosi' il sottosegretario ai Beni e alle Attivita' Culturali, Francesco Giro, si e' espresso sulle possibilita' future di costruire nuovi stadi a Roma.

''C'e' un disegno di legge che sta facendo il suo percorso in Commissione cultura e sono sicuro che andra' in porto - ha dichiarato Giro- Avra' naturalmente precisi vincoli paesaggistici e idrologici e, una volta che diverra' legge dello Stato, si potranno avviare le procedure e i progetti''. E a proposito di progetti, il sottosegretario si e' soffermato su quello presentato nel settembre del 2009 dalla Roma: ''Personalmente non l'ho mai visto, ma credo fosse inesistente. Penso fosse piu' una questione d'immagine''.

Sulle nuove ipotesi e le zone della citta' che dovrebbero interessare, Giro e' stato invece molto chiaro: ''Non siamo noi a dover proporre le aree. Sta al Comune occuparsi della materia urbanistica. Noi comunque ne abbiamo gia' indicate 4 o 5 prive di ogni vincolo''.