
TRS - Intervenuto ai microfoni dell'emittente romana, Riccardo Viola è intervenuto ancora una volta sulle sconvolgenti dichiarazioni di ieri sul caso Vautrot di Roma-Dundee e ha voluto correggere il tiro delle sue affermazioni. Ecco l'intervista:
Dopo i primi lanci di agenzia di ieri, siamo rimasti un pò tutti sconcertati, vorrei che tu facessi chiarezza ?
Si ringrazio per questa opportunità, non ho visto ancora la trasmissione di Mediaset Premium, che andrà in onda stasera. Ieri sera il giornalista dell'equipe mi ha contattato e sono caduto dalle nuvole pure io, non avendo letto nessun lancio di agenzia. Ho fatto mente locale e mi sono ricordato che tre mesi fa, nell'incontro con un giornalista per un'intervista su Falcao su Mediaset Premium, al termine di essa abbiamo chiacchierato di altre cose. Mi assumo comunque tutte le responsabilità, mi sembrava di informare una persona che non ne sapeva niente di una vicenda di oltre 20 anni fa. Apprendere dopo 3 mesi che questa sera parte un'intervista mia legata alla vicenda, resto sconcertato. Sembrerebbe per come è stata ricostruita, che io abbia chiamato qualcuno per dire tutta la verità sulla vicenda, come se avessi detto "Dino Viola ha corrotto un arbitro". Ma non è credibile; Io ho sempre difeso l'immagine di papà e mi sono anche arrabbiato con qualcuno della mia famiglia su certe cose. Sarebbe un clamoroso auto-goal.
Possiamo ricordare la vicenda di Roma-Dundee?
Lungi da me che ci fosse un principio di corruzione, perchè se no all'epoca Dino Viola non avrebbe subito denunciato il tutto. Io volevo spiegare al giornalista che il calcio è vulnerabile in certi momenti: se a 24 ore dalla partita viene qualcuno che ti dice "ho la possibilità di arrivare all'arbitro", sfido chiunque a rimanere freddo e impassibile. Scopri un mondo che non ti appartiene, e ti dicono che si fa ciò perchè bisogna tenersi buono un amico comune. Non si poteva andare in Uefa la sera stessa e dire "non si gioca". La procedura poco ortodossa adottata da Dino Viola è stata quella di denunciare la vicenda, andando incontro anche a critiche e problemi giudiziari.
Stasera io vorrei sapere che cosa ho detto nell'intervista del 20 di Gennaio ; una battuta fuori posto, una parola messa male, può succedere, ho sbagliato, ma può succedere. Lo spirito della chiacchierata sul caso in questione era assolutamente informativa e privata.Io questa mattina ho provato a mandare una diffida alla divulgazione ma mi è stato risposto che non è possibile eliminare l'intervista. Io mi assumo la responsabilità della cosa, ma domani è probabile che faccia un comunicato per smentire e spiegare la vicenda. Tra l'altro ero di fronte ad un collega, dal quale mi aspettavo una certa trasparenza e sincerità.
La cosa che mi lascia sconcertato, è che ho fatto di tutto per difendere l'immagine di Dino Viola e dopo 27 anni succede questo, allora Riccardo Viola è impazzito ! Mi hanno chiamato tutti e mi hanno chiesto se ero diventato matto. Comunque chiedo scusa se c'è stata una frase fuori posto, ma non accetto che vengano travisate le mie parole e tra l'altro io la liberatoria l'ho firmata per un'intervista su Falcao. Fine.