Il Milan fa ricorso per Ibrahimovic: "Squalifica sproporzionata rispetto a Totti"

24/03/2011 alle 20:46.

Se a novembre Francesco Totti è stato punito con una sola giornata di squalifica per una manata a un avversario e un comportamento aggressivo, allora è «sproporzionata» la squalifica di tre turni contro Zlatan Ibrahimovic. È una delle leve su cui si fonda il ricorso del Milan che davanti alla Corte di giustizia federale (appuntamento domani nel primo pomeriggio, decisione attesa in giornata) spera in una revisione della sanzione a un solo turno (già scontato a Palermo) che permetta allo svedese di giocare l'importante derby del 2 aprile.

Nella memoria inviata venerdì, l'avvocato del club rossonero Leandro Cantamessa sostiene che il colpo rifilato da Ibrahimovic all'addome del difensore del Bari Marco Rossi non è un gesto violento: i due, è la linea difensiva, erano a contatto, non c'era volontà di fare male da parte di Ibra. La difesa non può presentare video a sostegno della tesi, «ma - sostiene - nemmeno c'è bisogno». Per dimostrare che la è «sproporzionata», il Milan conta sul fatto che - nel comunicato del giudice sportivo Tosel - manca il riferimento alla condotta violenta, in genere punita con a differenza da quelle gravemente antisportiva (2) e antisportiva (1).

Inoltre il Milan punta su alcuni precedenti. A partire dall'espulsione di (Roma-Lecce, 9/a giornata), per un comportamento che il Milan considera ben più grave, punita con un solo turno, il minimo di pena. Passando per il caso di Pietro Zammuto (Empoli-Piacenza, agosto 2009): il referto parla di uno 'schiaffo al volto di un calciatore avversariò, ma manca il requisito della violenza e su ricorso la viene ridotta da tre a due giornate. Fino al caso di Antonio Nocerino (novembre 2008), punito per una gomitata a un avversario con due turni, dimezzati dalla Corte di giustizia. «Molti giocatori sono stati puniti nello stesso modo di Ibra - ha osservato Christian Abbiati -. Ma probabilmente delle tre giornate di una è di troppo e spero che sia annullata. Comunque, anche se Zlatan è molto importante per noi, abbiamo grandissimi campioni e penso che la sua assenza non sia un grande problema». Se mancherà lo svedese, Massimiliano Allegri potrà puntare su Robinho, Antonio Cassano e forse su Alexandre Pato, che ultimamente ha fatto più notizia per le foto con Barbara Berlusconi, la figlia del presidente. «Parlo solo di calcio», ha tagliato corto l'attaccante prima di volare a Londra, dove non giocherà l'amichevole con la sua nazionale ma si farà visitare dal medico della Federcalcio brasiliana Runco alla caviglia sinistra infortunata sabato a Palermo. Il tempo per smaltire la distorsione c'è, ma ancora mancano certezze. «Il derby voglio giocarlo - ha chiarito l'attaccante -. Sarà una partita difficile ma sappiamo il nostro valore e faremo una grande partita. I tifosi non devono preoccuparsi». Qualche perplessità è difficile mascherarla. Il Milan è sempre in vantaggio ma dopo aver sciupato un discreto vantaggio fa paura l'idea di subire il sorpasso nel derby, a sette giornate dalla fine. La pausa per le nazionali consente di tirare il fiato, provare a recuperare gli acciaccati (oltre a Pato, Boateng e Pirlo, e con l'Olanda si è fermato Van Bommel) e schiarirsi le idee. E, per qualche ora ancora, sperare in uno provvidenziale doppio sconto a Ibrahimovic