«Chi sbaglia, paga. Il fair play finanziario è un progetto complesso ma di vitale importanza per il futuro del calcio. Non si torna indietro». Michel Platini, presidente della Uefa, accende i riflettori sul fair play finanziario. L'applicazione, graduale, sarà completata entro tre anni. L'elemento principale del regolamento, il requisito di«pareggio, interesserà i bilanci finanziari nella dichiarazione di fine 2012, da valutarsi durante la stagione 2013/14 delle competizioni per club. Le prime sanzioni nei confronti di club inadempienti potranno essere prese nella stagione 2013/14.
«Fin dal primo momento ho sostenuto questo progetto, perchè era già chiaro allora che il calcio continentale per club aveva imboccato una direzione sbagliata sotto il profilo finanziario», ha dichiarato Karl-Heinz Rummenigge, dal presidente dell'Associazione dei Club Europei (ECA). «È arrivato il momento di alzare il piede dall'acceleratore e rallentare, per iniettare maggiore raziocinio». Il segretario generale della Uefa, Gianni Infantino, ha sottolineato la necessità di un maggiore rigore finanziario. Nonostante gli utili generati dal calcio abbiano continuato a aumentare - nell'anno finanziario 2009, gli utili totali per i club di massima divisione hanno raggiunto la cifra record di 11,7 miliardi di euro - l'aumento dei costi ha creato un passivo netto di 1,2 miliardi di euro, quasi il doppio del risultato precedente. Molti club spendevano cifre enormi per gli stipendi dei giocatori. I debiti totali per i trasferimenti ammontavano a 2,2 miliardi di euro, di cui quasi 800 milioni di euro da pagarsi non prima di 12 mesi. Oltre un revisore contabile su otto ha espresso dubbi sulla sostenibilità del club in questione. Alle società è stato chiesto di agire tempestivamente rivedendo le proprie strategie operative, in particolare al fine di centrare il criterio di pareggio, non spendendo oltre i propri guadagni e stimolando gli investimenti nelle infrastrutture e nel settore giovanile. «Sono convinto che tutti i club, compresi quelli più importanti d'Europa, faranno il possibile per rispettare le regole», ha detto Rummenigge. «I club che non rispetteranno la volontà del calcio europeo ne pagheranno le conseguenze - ha concluso Platini-. Da qui non si torna indietro».