E' intervenuto all'interno del palinsesto dell'emittente radiofonica romana il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per precisare alcune sue dichiarazioni della giornata di ieri sulla cessione dell'As Roma.
Queste le parole del sindaco Gianni Alemanno all'interno di 'Te la do io Tokyo' su Centro Suono Sport 101.5
"Volevo intervenire per spiegare l'equivoco di quello che è uscito sui giornali, qualcuno si è illuso che si stia chiudendo la trattativa negli Stati Uniti. Unicredit è andato negli States per un viaggio di conoscenza, un contatto per incentivare, poi la settimana prossima tutti quanti gli aspiranti acquirenti presenteranno la proposta e UniCredit valuterà per chiudere. Io non tifo per acquirenti nazionali, ne ho amici da favorire, il mio dovere è dire che chiunque dovesse venire deve essere affidabile, ci tengo che la Roma sia tutelata. C'è disponibilità da parte del comune per la costruzione dello stadio, quando arriverà il nuovo presidente accreditato e affidabile cominceremo un ragionamento per questo processo. Finché non si conclude questa cosa non voglio incontrare nessuno, parlerò solo con Unicredit ma solamente per incentivare la questione".
Queste le parole del sindaco Gianni Alemanno all'interno di Rete Sport 105.6
Come vive questa situazione della cessione dell'as Roma?
"Con serenità. Se c'è chiarezza e trasparenza non solo da parte mia, ma anche da parte chi interpreta le mie parole non c'è nessun problema. io credo che sia dovere di un sindaco in qualche misure stare attento a che fine fanno le squadre di questa città ed evitare che ci siano meccanismi speculativi che possano mettere a disagio i tifosi. Da questo punto di vista sono sereno. Ci tengo a fare una precisazione: le mie parole di ieri sono state interpretate da alcuni come un tentativo di frenare la missione internazionale di Unicredit negli Stati Uniti e tifare per un acquirente nazionale. Guardate che non è così. Innanzitutto per un fatto. Da quello che so io l'Unicredit non è andata negli Stati Uniti per valutare l'offerta, come qualcuno pensa e spera. E' andata negli Stati Uniti per valutare le possibilità e le potenzialità di acquisire la roma da parte di questi soggetti. Mentre la chiusura dovrebbe essere la prossima settimana, quando i potenziali acquirenti nazionali e internazionali formuleranno delle offerte scritte a Unicredit e Unicredit quindi sceglierà in base a valutazioni di carattere economico e io mi auguro anche di affidabilità di quelli che sono gli acquirenti. Quindi la mia dichiarazione non è di freno ad una soluzione internazionale. Per me nazionale o internazionale è assolutamente identico. Dico solo che Unicredit la settimana prossima dovrà fare una valutazione molto attenta e auspico che Unicredit faccia queste valutazioni non solo in base a fatti economici, ma anche sull'affidabilità e sulla credibilità economica e finanziaria del soggetto scelto, perché deve tutelare la squadra. Io non tifo per nessuno: ne' straniero, ne' italiano. Ci tengo a precisarlo"
Vogliamo sfatare il concetto di romanità, di appartenenza a questa città applicata all'alta finanza, alla politica nel 2011, visto che purtroppo sono valori superati?
"Sono perfettamente d'accordo. Guai a farne una logica provinciale della questione. Non esiste la logica del romano che è meglio dell'italiano, che a sua volta è meglio dello straniero. Siamo nell'era della globalizzazione, i finanziatori lavorano ormai a livello internazionale. La valutazione deve essere fatta fuori da questi pregiudizi. Hanno fatto bene quelli di Unicredit ad andare a valutare di persona negli Stati Uniti, proprio per evitare che la scelta venga fatta con una logica provinciale. Hanno fatto bene ad aprire internazionalmente alle proposte di acquisizione della Roma per poi fare la scelta migliore"
Lei continua ad informarsi quotidianamente sulla questione?
"Mi sto informando quotidianamente, senza interferire. Io incontrerò l'acquirente designato, solo dopo la scelta dell'advisor e Unicredit"