'Un anno di Roma', Ranieri: "Il 2010 lo ricorderò con piacere. Quest'anno siamo ripartiti dalla gara con il Brescia. Menez? Un giocatore così cambia il volto di qualsiasi squadra. Speriamo in un 2011 ancor più bello"

23/12/2010 alle 22:20.

MEDIASET PREMIUM - Stasera è andato in onda uno speciale sulla Roma chiamato "Un Anno di Roma" dedicato ai giallorossi e alla loro cavalcata in campionato nel 2010. Un anno record che ha visto la Roma sfiorare lo scudetto nella passata stagione dopo una lunga lotto con i rivali dell'Inter. Nello speciale un'intervista in esclusiva a mister Claudio Ranieri:

 

 

Un bilancio del 2010?



"Sicuramente positivo. La venuta alla Roma è stata nel 2009 , il 2010 è stato molto bello. Lo ricorderò con piacere"

La Roma a gennaio ha acquistato Toni. Nella partita con il il giocatore fu autore di una doppietta. I suoi ricordi?



" grandissimo campione. Volevo levargli l'incombenza di rimpire anche l'area. La Roma di Spalletti si era contraddistinta proprio per questo gioco privo di una punta di riferimento ma gli avversari prima o poi riconoscono il tuo gioco e gioco forza abbiamo dovuto creare altre soluzioni. L'acquisto di Luca Toni ci ha permesso di fare un altro tipo di gioco e anche se n'è avvantaggiato"

-Roma è stata una gara particolare per lei. Dopo un addio traumatico torna a Torino e vince. Le sue sensazioni?



"Sono ricordi belli. Ogni vittoria della Roma evoca bei ricordi. C'era la voglia di far bene da parte di tutti noi che venivamo da un periodo positivo. Sull'onda del succesesso volevamo mantenere trend positivo. Io comunque non ho motivi di rivalsa, non è nel mio rattere. So di aver fatto un gran lavoro alla . Ovviamente fa piacere tornare e vincere. Ma sono importanti i tre punti della Roma e non la rivicinta, la rivalsa sul passato"

 

Si gioca poi Roma-Inter. La sfida contro la grande antagonista degli ultimi anni. Inoltre c'è anche lo scontro tra lei e Mourinho a fare notizia.



"Si comincia ad entrare nel vivo del sogno. L'Inter perde punti e noi ci avviciniamo. Recuperiamo una squadra che era avanti anni luce e con squadrone in cui tutto funzionava alla perfezione. La Roma ha la detemrinazione, "la tigna" come si dice a Roma, di voler reagire e riprenderli e alla fine ce la facciamo. Ricordo l'Olmpico stracolmo e strafelice per la partita"



Il Derby. Ci racconti le sue sensazioni



"Ho vissuto il derby prima da giocatore della Roma e quindi allenatore, ma sono sopratutto un tifoso. E' una partita a se, vale i tre punti ma se ne parla tutto l'anno e appena si è giocato si pensa a quello dell'anno successivo. Quindi c'è sempre quel pathos in più e lo sfottò che rappresenta la tifoseria romana. Le emozioni sono tate tantissime. Ricordo un brutto primo tempo, poi il rigore parato da Julio Sergio e i nostri due gol. Grande soddisfazione da parte di tutti"

Roma-Sampdoria: primo tempo magnifico e poi quei 45 minuti di black-out. Cosa è successo?



"Noi abbiamo fatto un primo tempo stupendo. Abbiamo segnato un gol e ne abbiamo sfiorati altri due o tre. Avevamo la Samp alla nostra mercè. Nella ripresa loro con due tiri in porta e due contropiedi hanno fatto due gol. Questo nel calcio ci sta. Noi non siamo stati bravi o fortunati a chiudere nel primo e loro invece sono stati bravi a riaprire la partita. Me non carico di ricordi quella partita, semmai lo faccio con il Livorno. In due incontri con i toscani abbiamo perso 5 punti. Sono stati quelli i veri punti persi dalla Roma"

Nonostante la sconfitta di Brescia, arrivati anche per tanti errori arbitrali, lei ha dichiarato di aver ritorvato la Roma quella sera. Ce lo spiega?

"Proprio per questo. Nella prima parte, ne ho parlato con i ragazzi, avevo la sensazione che non fossimo entrati nel vivo del campionato. Avevamo ancora la testa all'anno precedente in cui facevamo cose normali e venivano bene naturalmente e vincevamo. Funziona come una macchina: bisognava riaccenderla, dargli una nuova spinta d'inerzia. E a Brescia ho rivisto quella spinta e ho ritrovato la squadra"



Arriva poi l'Inter che non era quella bistrattata degli ultimi tempi. La Roma in quell'occasione vince e convince

"Quella è stata la più convincente perchè la Roma veniva da un momento in cui l'allenatore aveva perso una partita ma aveva dichiarato "La Roma c'è". E quella partita ne è stata la riprova"

La partita con il Basilea ha segnato una svolta anche per la scelta di schierare Menez trequartista



"Non è il fatto di provare Menez sulla trequarti. Anche l'anno scorso giocavamo con Menez, e Vucinic o con Toni. Quindi i tre davanti li abbiamo sempre avuti. E' stata la capacità di Menez di giocare sia sulla fascia che sulle dietro punte a cambiare le cose. Avere un giocatore di tale qualità e quantità cambia il volto di qualsiasi squadra. Questa è una caratteristica che porteremo avanti tutta la stagione. Io dico sempre che lui è come un diamante grezzo che va aiutato a diventare bellissimo. Un suo difetto è quello di pretendere troppo da se stesso. Non vuole fare nessuno sbaglio, dovrebbe giocare con opiù naturalezza e sarebbe un giocatore splendido. E' troppo severo con se stesso"

La stagione successiva il derby si capovolge. Lazio in vetta e Roma in difficoltà



"Beh è stata una partita importante. perchè la Lazio aveva sbagliato l'anno prima. Loro avevano nna grande potenzialità di squadra non espressa lo scorso anno ma che in questa stagione sta dando i suoi frutti. Nel derby non conta chi sta bene o male, si azzera tutto. Questo è stato quel tipo di derby. Loro erano nervosi nella prima parte di gara e ci hanno permesso di fare bella figura e poi di vincere"



C'è poi la partita con il Bayern che per come è andata può essere definita "La Partita"



"Logicamente non ci puo mai essere una parttia troppo diversa tra primo e secondo tempo. Nonostante i due gol presi avevamo fatto una bella prestazione anche nel primo tempo, ma i nostri epsisodi non erano sfociati in gol mentre i loro si . Spesso si dice "hanno preso due gol quindi stanno giocando male" ma non era così. I ragazzi erano in partita e stavano disputanto un gran primo tempo. Avevano il destino nelle loro mani. Affrontavano un grande avversario, certo, ma non volevano mollare e lo hanno dimostrato"

Un augurio per questo 2011?



"Migliorare il 2010. Un anno importante per me e per la Roma e speriamo quindi che il 2011 sia ancora più bello per tutti noi: tifosi e addetti ai lavori della Roma"