«In questo Paese non c'è verità, nessuno vuole dire la verità. I morti sono santi». È, spiega una nota del settimanale Oggi, quanto risposto ieri dall'agente Luigi Spaccarotella, contattato dopo che la Corte d'assise d'appello di Firenze lo aveva condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione
«Spaccarotella - continua la nota - sostiene di avere accanto la moglie, la sorella e i genitori. Nessun altro. Teme l'arresto ("Non so neanche dove dormirò stanotte - dice - O se domani dormirò a casa") e nutre timori anche per la propria incolumità». «A nessuno importa di quello che ho fatto - conclude - Anche in questi mesi sono stato un poliziotto comunque sempre: lo scorso agosto, mentre ero fuori col cane, un ragazzo di colore ha cercato di forzare il lucchetto di un'edicola. Sono intervenuto, lui aveva un coltello, io ho chiamato il 113 e l'ho messo in fuga».




