FORZAROMA.INFO - Giovanni Malagò, importante dirigente sportivo e tifoso della Roma, è intervenuto sull'attuale momento di forma della squadra giallorossa e della complessa situazione societaria:
Il termine per la presentazione delle offerte vincolanti è stato fatto slittare allinizio di febbraio. I tifosi giallorossi iniziano a essere un po preoccupati, mentre Peluso di Unicredit predica calma e parla di molti soggetti interessati; Lei è ottimista o pessimista sul futuro della Roma?
Come credo lei sappia, io, in qualità di consigliere della banca, non posso dire nulla riguardo a questa situazione. Fatta questa dovuta premessa, posso solo dire che non posso che condividere quello che ha dichiarato Piergiorgio Peluso, che è una persona che stimo moltissimo. Io di natura sono un ottimista e non vedo perché non dovrei esserlo per quanto riguarda il futuro della Roma.
Indipendentemente da chi sarà il nuovo proprietario: se fosse chiamato a entrare nella Roma, accetterebbe?
Non sono il tipo che dice di no prima di aver valutato tutti gli aspetti di unofferta. Quindi se capitasse, ci rifletterei sopra come ho sempre fatto davanti a delle proposte. Stiamo parlando, comunque, di niente di più che fantasiose ipotesi, visto che la situazione attuale del club.
Parlando del calcio giocato; e ottimista anche per questa Roma dal rendimento deficitario?
Diciamo che i miracoli è difficile che si ripetano due volte. Questanno sarà complicato rifare quella straordinaria cavalcata che cha portato a mezzora dalla scudetto. Il campionato, infatti, mi sembra più equilibrato dello scorso anno, in cui dovevamo rincorrere solo lInter. Mentre ora ci sono più squadre in ballo, il che renderebbe più difficile una rimonta. Rimango, comunque, moderatamene fiducioso.
Anche per la trasferta di Milano
E lultimo treno e va preso. Costi quel che costi.
Le critiche delle tifoseria stanno iniziando a toccare anche Totti. Pensa che il Capitano possa ancora dare quel qualcosa in più a questa squadra?
Totti è un mio grandissimo amico, perciò quando si parla di lui non riesco a essere obbiettivo. Ci proverò, comunque. Rispetto ai tempi di Spalletti, in cui giocava attaccante centrale, è stato arretrato di una ventina di metri e, comunque, gli si continua a chiedere di fare legna e segnare allo stesso tempo. Credo che bisognerebbe essere più equilibrati, perché anche in un ruolo diverso Francesco sta dando il suo enorme apporto alla Roma. Per quel che mi riguarda questa squadra non può fare a meno di uno come lui e, sicuramente, sarà difficile nei prossimi centanni vedere un calciatore con la sua classe.