"World Peace Award", Veltroni: "Totti e Del Piero, unici a dare poetica al calcio"

09/11/2010 alle 18:47.

SKY SPORT - Walter Veltroni è intervenuto ai microfoni dell'emittente satellitare per commentare e celebrare l'assegnazione del

Poi sui motivi della scelta: "E' una persona che si è molto impegnata su questo fronte e che ha dimostrato di avere un sistema di valori molto forte. E non è il solo. Anche ha fatto tantissime cose di cui sono stato testimone senza telecamere né macchine fotografiche, Damiano Tommasi, Fabio Liverani e Tommaso Rocchi che vennero con me a far visita ad un piccolo tifoso della Lazio malato di leucemia. Tutte cose che sono state fatte senza bisogno di pubblicità. Ci sono moltissime iniziative di solidarietà portate avanti da giocatori di ed Inter, per quanto ne so, e sicuramente di altre squadre. Molti di questi ragazzi sanno di avere il dovere morale di restituire una parte della loro fortuna a chi ne ha avuta di meno. Baggio è buddhista, come tutti sanno, e in quella religiosità ha trovato un equilibrio interiore e un senso di relazione con gli altri che l'ha portato a fare le scelte che poi ha fatto."

Che significato hanno i 36 anni di Del Piero per uno juventino DOC come lei?

"Ci s´inchina. Del Piero è un'altra persona che ha fatto tanto per i bambini degli ospedali di Torino. E´ un fenomeno del calcio italiano, è ancora oggi in una condizione fisica spettacolare. E´ un ragazzo di grande intelligenza e senso dell´umorismo. E´ tra quei pochi giocatori che non hanno mai cambiato maglia nella loro carriera, è juventino da sempre, come per la Roma e Maldini per il Milan. Sono quei casi rari che mantengono al calcio un po´ quella dimensione poetica che altrimenti un po´ si perde. Per tutti noi Del Piero è stato dell´inizio un meraviglioso spettacolo, e l´idea che la maglia numero 10 della sia passata da Sivori, a Platini, e poi a Baggio, Zidane e ora a Del Piero, fa sì che quel numero, per tutti i tifosi juventini, sia un numero magico ."