La commissione disciplinare ha emesso il proprio verdetto riguardo le dichiarazioni di Rosella Sensi nel post partita di Brescia-Roma. Questi i motivi che hanno portato al deferimento e all'ammenda di 9000 euro a carico della società giallorossa e della Sensi:
La Commissione, esaminati gli atti, osserva che le dichiarazioni della Sensi, rilasciate al termine della gara Brescia-Roma del 22.9.2010 e riportate nellarticolo di stampa, pubblicato il giorno 23.9.2010, dal quotidiano Corriere dello Sport - Stadio", sono
censurabili.
Affermare, tra laltro, che "è una vergogna, uno schifo
questo sistema deve saltare, non può andare avanti così
il calcio italiano va a rotoli
Abete invece di barattare lo sciopero con la Befana per i calciatori intervenisse su Braschi e la smettesse di fare il
diplomatico
questo è un sistema che non va più bene
cè tanta incapacità, non ne posso più di direzioni di gara in malafede come quella di Brescia
come si permette un arbitro come questo a fare un danno così evidente alla Roma?
un arbitro incapace ha condizionato la gara in modo vergognoso travalica il lecito diritto di critica, risolvendosi in una forma di denigrazione nei confronti della classe arbitrale e di tesserati e delle Istituzioni Federali, nonché in una accusa di parzialità.
A nulla rileva che il comportamento in questione sia stato causato da una o più decisioni arbitrali ritenute ingiuste, posto che, in ogni caso, i tesserati sono tenuti a una condotta conforme ai principi sportivi della lealtà, della probità e della rettitudine, nonché della correttezza morale e materiale in ogni rapporto di natura agonistica, economica e sociale. Deve conseguentemente affermarsi la responsabilità della Sensi, alla quale segue quella diretta della Società di appartenenza.
Per tali motivi, la Commissione delibera di infliggere la sanzione dellammenda di 9.000,00 (Euro novemila/00) sia a Rosella Sensi, sia alla Società AS Roma Spa.
(figc.it)