Totti a Ranieri: posso dare ancora tanto

26/09/2010 alle 21:24.

L'urlo di gioia strozzato in gola: la sostituzione non ha permesso a Totti di godersi la vittoria sull'Inter come avrebbe voluto e oggi il chiarimento che ha sancito la tregua con Ranieri. Dopo la 'fuga' dall'Olimpico, oggi il numero 10 ci ha tenuto a dire che non vuole apparire

Ranieri ieri, per la terza volta in quattro presenze, ha sacrificato l'attaccante per far entrare Vucinic, lui proprio non ce l'ha fatta a trattenere la rabbia ed ha imboccato la via degli spogliatoi senza salutare panchina nè allenatore. È rimasto nel tunnel a guardare in tv minuti finali e gol vittoria di Vucinic, poi la doccia e la corsa verso casa, mentre i compagni festeggiavano.

Oggi è stato tra i primi a varcare il cancello di Trigoria (la squadra è tornata ad allenarsi perchè martedì sarà di nuovo in campo in contro il Cluj), perchè gli premeva parlare con Ranieri. Così i due si sono incontrati e, come già successo in occasione del post partita con il Bayern di Monaco (quella volta il motivo del contendere era il modulo usato dal tecnico che non era piaciuto a ), si sono ribaditi a vicenda i punti di vista. ha chiesto il motivo di questa costanza nel sostituirlo: difficile accettare l'idea di non essere più protagonista per 90', per chi si sente ancora in piena forma («sta meglio di tanti 25enni», disse Ilary dando voce come in uno spot alla convinzione del marito-calciatore), nonostante i 34 anni che compirà domani. Si ribella all'idea che sia un campione finito, proprio ora che ha accettato di tornare a giocare qualche metro più indietro, trequartista per fare spazio a Borriello anche a costo di tanta corsa in più: si sente i 90 minuti nelle gambe. E non ci sta a passare per un giocatore al crepuscolo.

Ecco il messaggio lanciato all'allenatore. «Mi sarebbe piaciuto tanto festeggiare il compleanno con un gol, ma il regalo ce l'ha fatto Vucinic, può essere la vittoria della svolta», il messaggio dal sito di . Che poi ha ricordato di voler spegnere ancora tante candeline in maglia giallorossa: «Non sono mai stato, non sono nè sarò mai un problema per la Roma». Ranieri da parte sua gli ha ribadito, nel faccia a faccia, di credere in lui e di puntare sull'unicità delle sue capacità tecniche: ma come ha detto ieri pubblicamente, ha ribadito che riteneva necessaria la velocità di Vucinic. Come dire, sarà così ancora, se la situazione si riproporrà. E la scelta del derby dell'anno scorso, quando Ranieri tolse e rievocando i giorni in cui cominciò a 'gestire' Del Piero alla , si è riproposta d'attualità. Oggi tutto si è chiuso con una stretta di mano e poi l'allenamento in campo. Se non è pace è sicuramente tregua quindi, in attesa di sviluppi.

Di sicuro con la vittoria sull'Inter di ieri Ranieri ha messo a tacere le voci di un possibile avvicendamento in panchina. A Trigoria escludono, più di quanto non avessero fatto prima, che l'ipotesi Lippi fosse concreta. Oltre a confermare la fiducia in Ranieri, c'è anche il fattore ambiente: difficilmente a Roma avrebbero accettato l'ex ct per il suo passato. Ora più di prima i dirigenti confermano la fiducia in Ranieri. La Roma ieri ha vinto e convinto, ma rimane il neo legato all'episodio . Il quale per il suo compleanno riceve l'omaggio dei suoi tifosi: un gruppo ha organizzato una sorta di corteo che partirà dalla Cecchignola e arriverà fino a sotto casa di . In testa porterà uno striscione con l'immagine del numero dieci, con tanto di firma e dedica del capitano.

Meno clamore ha scatenato la questione Adriano, ma pur sempre di scontento si tratta. Sulla vicenda è tornato a parlare oggi Damiano, vice di Ranieri. «Il problema - ha detto a Sky - non esiste, semplicemente mancavano pochi minuti alla fine e lui non si sentiva pronto ad entrare». Su invece si è pronunciato così. «Tutti i giocatori, soprattutto quelli di un certo spessore, ci rimangono male quando vengono sostituiti. Ma Ranieri lo ha fatto per la squadra. Oggi la situazione è stata chiarita».

(ansa)