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RADIO IES - L'onorevole Paolo Cento, presidente del Roma Club di Montecitorio ed ex sottosegretario all'Economia, è intervenuto ai microfoni di A Tutto Campo trasmissione radiofonica in onda su RadioIES (99.8 FM) commentando le tardive scuse ai romani di Umberto Bossi e le parole del Ministro Sandro Bondi che ha oggi definito Bossi un galantuomo della politica italiana.
Io le scuse non le accetto! Quello che ha detto è di una gravità terribile, rischia di infuocare gli animi e il clima di odio incomprensibile. Mi auguro che i parlamentari romani del centrodestra siano coraggiosi, non basta fare manifesti in giro per la città. Bossi teme che la mozione di sfiducia passi alla camera, per questo continua l'onorevole- ha chiesto scusa. Noi non dobbiamo curarci delle sue scuse, né tanto meno delle parole assurde di Bondi. Bisogna fargli capire che Roma è stanca di questi atteggiamenti, di questi insulti. Ne abbiamo le scatole piene, per non dire altro. Nelle ore successive a questa sua uscita, ho detto che a Bossi bisognerebbe dare il Daspo. Significa spiega l'onorevole- che va diffidato come personaggio non gradito nella capitale. In maniera pacifica e rispettosa dell'integrità delle persone, quando si incontrano leghisti in giro per la città bisognerebbe fargli capire che la città è stanca delle loro parole. A volte bastano gli sguardi, nei bar, per la strada....
Sull'impossibilità di effettuare integralmente le radiocronache locali della serie A:
Ritengo che si possa fare molto. Il parlamento fa le regole in questo paese, per cui dovrebbe intervenire o per dare un indirizzo interpretando le norme vigenti, oppure facendo una legge nuova. Nel disegno di legge che è in discussione sugli stadi, c'è un capitolo che riguarda i diritti televisivi per cui si dovrà intervenire in quel momento. Nell'immediato bisogna fare pressione affinchè questa libertà di informazione venga rispettata.