Presi Adriano e Simpicio, ora la priorità è Burdisso

04/07/2010 alle 21:10.

Presi Adriano e Simplicio a parametro zero la Roma ora punta tutto su Burdisso. La priorità, al momento, è acquistare il difensore che vuole fortemente Ranieri. Le forze economiche dei giallorossi sono concentrate tutte su di lui, poi due esterni tenendo conto che la nuova regola sulla circolazione degli extracomunitari ha necessariamente fatto cambiare i piani della Roma. I giallorossi infatti avevano messo gli occhi sull'argentino Rodriguez, esterno sinistro, ora dovranno abbandonare l'idea. Perchè l'unico posto a disposizione per un extracomunitario lo ha già preso Adriano (Simplicio arriva dall'Italia quindi non ha spostato nulla).

Poi ci sono le cessioni. Baptista è in testa, piace al Tottenham che però punta anche a Ibrahimovic. E se gli inglesi dovessero arrivare allo svedese lascerebbero stare il brasiliano. In lista, tra i cedibili, c'è naturalmente Doni. L'avventura a Roma del si è chiusa praticamente l'anno scorso, quando Ranieri gli ha messo davanti Julio Sergio. Poi c'è Andreolli che sembra entrato nelle mire del . E c'è la questione Mexes. Il francese ha il contratto in scadenza nel giugno del 2011 e per ora non sembra vicino il rinnovo. Il fatto che Ranieri punti molto su Burdisso è un elemento che fa tentennare il francese, nonostante sia legatissimo alla Roma.

Il difensore piace alla , anche se per ora non sembra avviata una vera e propria trattativa. Anche perchè per ora non sta andando bene quella con l'Inter per Burdisso (i nerazzurri hanno chiesto 10 milioni), e la Roma non può privarsi di Mexes senza avere la certezza di comprare l'argentino. Rispetto allo scorso anno in difesa non ci sarà Motta, riscattato dall'Udinese con cui la Roma lo aveva in comproprietà. È tornato a trigoria invece Barusso preso per 100 mila euro, mentre la metà di Curci che era del Siena è passata alla Samp dove giocherà il prossimo anno. Il mercato giallorosso è anche in attesa dell'esito dell'incontro di domani tra i vertici di Italpetroli e Unicredit, decisivo per il futuro della Roma controllata dalla società dei Sensi.

(ansa)