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CSS - E' intervenuto, all'interno del programma "Tana libera tutti", Paolo Cento per controbattere alle parole del governatore del veneto Zaia sul contezioso tra Unicredit e Italpetroli. Queste le sue parole:
I politici hanno tempismo da centomeristi quando c'è da intervenire a gamba tesa sulla Roma
"Sapete come la penso, oltre ad essere un politico, sono anche un tifoso. Non mi scandalizzo che la politica intervenga in questi casi. Meglio un'intervento trasparente che uno sotterraneo come quelli che ci sono stati in tempi più o meno recenti. Preoccupa che sulla vicenda della Roma si giochi ua vicenda politica quando la Roma su questa questione non c'entra niente. Gli interventi come quelli di Zaia hanno un peso soprattutto prendendo in considerazione il peso politico del partito di riferimento (la Lega) tendono ad influenzare il sistema bancario. Da come ha parlato Zaia non è che Unicredit sia una banca di Roma. Unicredit è una banca di Milano con sede a Milano. Se qualcuno crede che Unicredit stia facendo un favore alla famiglia Sensi è un matto. Non si può credere ad un discroso del genere. Pensiamo per esempio alla valutazione societaria (i 100 milioni) è assurda. Questa è una squadra che almeno per il patrimonio tecnico vale molto di più"
Si sente sempre sui media del debito tra Unicredit e la Roma, ma da Nessuna parte si sente parlare del debito di Prada con Unicredit che ammonta a circa 630 milioni di euro...forse perchè Prada è stata fondata a Milano invia Fogazzaro 28?
"Questi sono discorsi che vengono da lontano nei quali preferisco non addentrarmi adesso...quello che non è comprensibile di quello che è accaduto in questi anni è il rapporto con la banca. Unicredit non ha mai fatto un favore alla Roma e lo stiamo vedendo adesso. Chiederci di tifare per la Banca e immaginarci un futuro della Roma gestito dalla banca anche se per pochi mesi , io dico occhi aperti e non ci prendete per fessi. Il problema è che cosa accadrà tra 48 ore?"
Lei cosa pensa?
"Penso che se qualcuno deve venire, deve mantenere la Roma almeno ai livelli ai quali l'ha portata la famiglia Sensi. Deve venire qualcuno in massima trasparenza sapendo che la Roma è anche di patrimonio ei tifosi"