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Il calcio europeo ha raggiunto i 15,7 miliardi di euro di ricavi nel 2008/2009, nonostante l'impatto della crisi economica globale. La Serie A, in particolare, ha aumentato i ricavi di 73 milioni di euro (5%) salendo a quota 1.494 milioni. Il calcio nostrano, come quello inglese, deve fare i conti con la crescita degli ingaggi che per la prima volta hanno superato la quota complessiva di 1 miliardo di euro (1.093 milioni di euro, +12%). È quanto emerge dall'ultimo «Annual Review of Football Finance» di Deloitte.
Ciò ha permesso alla Bundesliga di superare la Liga spagnola, che ha ottenuto entrate di 1.501 milioni di euro, grazie alle triplici vittorie di Barcellona e Real Madrid, mentre è sceso il totale dei ricavi degli altri 18 club. I ricavi della Serie A sono aumentati di 73 milioni di euro (5%) registrando 1.494 milioni di euro, davanti alla francese Ligue 1, i cui ricavi hanno superato 1 miliardo per la prima volta, arrivando a 1.048 milioni. «La Serie A deve la sua crescita nella stagione 2008/2009 a un incremento di tutte e tre le principali fonti di ricavi», spiega Dario Righetti, Partner di Deloitte, responsabile del Consumer Business. I diritti tv sono cresciuti di 29 milioni di euro (+3%) arrivando complessivamente a 892 milioni di euro. I ricavi generati dalla vendita dei biglietti hanno registrato una crescita di 10 milioni di euro (+5%) toccando quota 195 milioni di euro, incremento dovuto a una crescita della presenza media di spettatori giunta a 24.700. I ricavi provenienti dai diritti commerciali hanno visto una crescita di 34 milioni di euro (+9%), arrivando a 407 milioni di euro. «L'incremento del numero medio di spettatori presenti per ogni partita - precisa Righetti, rappresenta un risultato tangibile degli effetti positivi generati dalle azioni svolte per rendere gli stadi più sicuri, anche se in Italia siamo solo agli inizi». Gli stipendi dei giocatori delle Big Five sono aumentati di 305 milioni di euro (+6%) fino a superare, per la prima volta, i 5 miliardi di euro. In Italia e in Inghilterra, si legge nel documento, gli stipendi sono cresciuti più dei ricavi andando a intaccare il reddito operativo (operating profits). La Bundesliga è salita al primo posto tra le federazioni più profittevoli d'Europa, incrementando il suo reddito operativo di 172 milioni di euro fino a superare la Premier League, i cui profitti sono scesi sino a 93 milioni di euro. La Serie A e la Liga hanno chiuso il 2009 in perdita. Per l'Italia si prevede un recupero nella stagione 2009-2010 grazie anche ai successi ottenuti dall'Inter.
«Per la prima volta dalla stagione del 2001-2002 - prosegue Righetti - gli stipendi dei giocatori della Serie A hanno superato un 1 miliardo di euro giungendo fino a 1.093 milioni di euro (+12%) nella stagione del 2008/2009, il più alto livello mai registrato. La crescita ha ripreso il suo trend, dopo che nelle cinque stagioni precedenti a quella del 2007/08 gli stipendi avevano subito un taglio, seppur esiguo. Il rapporto stipendi/ricavi (principale indicatore di performance economico-finanziario ) della Serie A è tornato a superare il 70% (è arrivato al 73%) ed è il più alto tra tutte le cinque principali Federazioni calcistiche europee». Gli stipendi dei club di Serie A sono cresciuti di 121 milioni di euro (+12%) mentre per la Premier League si è registrata una crescita delle retribuzioni di 132 milioni di sterline (+11%). Cifre in aumento anche per la Bundesliga, che ha avuto un incremento di 78 milioni di euro (+11%). La Liga spagnola e la Ligue 1 francese hanno avuto impennate più modeste, rispettivamente del 4% e 3%. I l rapporto stipendi/ricavi al 51% della Bundesliga rimane il più 'in salutè delle Big Five. L'analisi relativa alla società evidenzia che i primi 20 club d'Europa hanno generato ricavi per oltre 3,9 miliardi di euro sull'intero mercato della stagione 2008/9 pari a oltre il 25% del mercato. Tra i 5 tornei più importanti, la Liga spagnola è la meno equilibrata con una differenza di incassi di 25 volte tra il club più grande e il più piccolo. La Premier League e la Ligue 1 sono le più bilanciate, entrambe con una disparità tra il club più grande e il più piccolo di 6 volte.