Adriano: "La Roma è una famiglia. Lotteremo per lo Scudetto"

15/06/2010 alle 17:32.

LA ROMA - È in edicola il nuovo numero della Rivista Ufficiale dell’Associazione Sportiva Roma. “Io, l’Imperatore”: a fare bella mostra di sé sulla copertina dell’edizione di giugno del magazine giallorosso non poteva non esserci una foto del nuovo acquisto della Roma, il centravanti brasiliano Adriano, che abbiamo intervistato in esclusiva pochi minuti dopo la firma del contratto a Villa Pacelli.



Adriano nel nostro incontro ci ha raccontato tutta la sua voglia di rilanciarsi in Europa con la maglia della Roma, parlandoci a 360° della sua nuova sfida, della trattativa e dell’ottimo impatto con ambiente e dirigenza, del suoi nuovi compagni, della sua carriera e non solo. 



Ecco alcuni passi della sua intervista relativi a:

-appellativo “imperatore” datogli dai tifosi romanisti:

«…è un soprannome bello, ma che allo stesso tempo comporta grandi responsabilità. Io cercherò di meritamelo».

-impatto con ambiente e dirigenza:

«Ho visto un sacco di entusiasmo: mi fa molto piacere che i tifosi siano contenti e io voglio dimostrare loro che fanno bene a pensare così».

«Ho capito immediatamente che qui alla Roma si respira un clima positivo, davvero bello: mi sembra di stare in una famiglia e lo dimostra il fatto che oggi sono qui a casa del Presidente a firmare il contratto e a conoscere da vicino tutta la dirigenza».

-motivazioni sulla scelta della Roma:

«Sono venuto qui perché mi piace da sempre il modo di giocare della squadra, che è spettacolare e cerca di far divertire la gente, e poi perché ci tengo a dare in Italia un’immagine diversa da quella che ho lasciato andando via dall’Inter»

-obiettivi col nuovo club:

«Lotteremo per lo Scudetto? Spero proprio di sì: la Roma ha un buon organico, con diversi campioni in rosa, a partire da e . Io sono convinto di poter dare un bel contributo, lavorando sodo».

-pensieri sul derby:

«…me ne hanno già parlato tanto: avendo io giocato la stracittadina Flamengo-Fluminense in Brasile, so che significa una partita del genere, soprattutto per i tifosi».