UEFA.COM - Memore del celebre detto: 'Non c'è due senza tre', e forte della recente conquista della Coppa Italia, l'FC Internazionale Milano si appresta a giocare l'ultima partita di campionato contro l'AC Siena domenica sperando di aggiudicarsi il secondo trofeo della stagione e lanciarsi verso l'ultimo obiettivo. Una vittoria sabato prossimo in finale di UEFA Champions League contro l'FC Bayern München completerebbe infatti una splendida tripletta.
Con l'ultima giornata alle porte, i nerazzurri hanno due punti di vantaggio sulla AS Roma, che giocherà in casa dell'AC Chievo Verona. Una vittoria a Siena darebbe all'Inter il suo 18esimo titolo, ma se non arrivassero i tre punti sarebbe la Roma - con una vittoria - ad aggiudicarsi lo Scudetto dati i migliori risultati negli scontri diretti. Mourinho, quindi, può essere scusato se le sue attenzioni non sono già tutte rivolte a Madrid, dove la sua squadra cerca di diventare campione d'Europa per la prima volta da quando difese questo titolo nella stagione 1964/65.
"Non posso dire di non pensare alla finale, solo cerco di non pensarci troppo", ha detto il tecnico portoghese. "Il Bayern è già campione in Germania. Noi non siamo ancora campioni in Italia. Abbiamo un'altra partita da giocare, e questo è un trofeo davvero importante per noi. Ma non si può nemmeno dimenticare la finale dato che saremo a Madrid per giocare una partita che chiunque vorrebbe giocare, una partita particolarmente importante per questo club perché per quasi 50 anni l'Inter non ha vinto questa competizione".
Il Siena è già retrocesso matematicamente, ma l'Inter sa che è meglio non dare nulla per scontato contro i toscani. A gennaio, i nerazzurri hanno avuto bisogno di due gol nel finale di cui uno nel recupero di Walter Samuel per battere per 4-3 il Siena a San Siro; due anni fa lo stesso Siena aveva ottenuto un pareggio per 2-2 a Milano, obbligando la Beneamata a posticipare i festeggiamenti per lo Scudetto all'ultima giornata.
Mourinho, in ogni caso, crede che il suo gruppo sia abbastanza unito da arrivare in fondo a entrambe le competizioni ora che sia Wesley Sneijder che Lucio hanno recuperato dai rispettivi infortuni. "Penso che tutti debbano restare uniti ora", ha detto. "Penso sia importante, quando ti trovi nei momenti decisivi che sono molto difficili. Tutti devono fidarsi di chiunque stia loro intorno. Stiamo vivendo un momento cruciale della stagione, ci giochiamo tutto in due partite; giochiamo per i due trofei più importanti, il campionato e la Champions League".