Beretta: "Mi auguro arrivi presto l'ok alla legge sugli stadi"

11/05/2010 alle 21:30.

«Per il sistema del calcio italiano mi auguro che arrivi presto l'ok per la legge sugli stadi». Il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, invoca a gran voce un iter procedurale il più breve possibile per il disegno di legge sull'impiantistica sportiva in Italia. «Senza stadi, l'unico ricavo gestibile dalle società di calcio è quello proveniente dai diritti televisivi - le parole di Beretta alla presentazione del libro »La ripartenza-Analisi e proposte per restituire competitività all'industria del calcio in Italia«, scritto dal giornalista Gianfranco Teotino e da Michele Uva,

Inoltre, secondo Beretta, bisognerebbe rivedere la regola della 'responsabilità oggettivà: «Perchè le società sono chiamate in causa quando uno va allo stadio con un coltello o quando ci sono degli incidenti? Queste persone non possono essere considerate tifosi, ma vanno trattate per quello che sono: delinquenti. Che vanno trattati e sanzionati pesantemente. Diverso il discorso per quella parte sana di tifoseria che vuole andare allo stadio solo per vedere una partita e per tifare la propria squadra - ha quindi aggiunto Beretta -. Questa gente va tutelata e difesa, per questo credo che la »tessera del tifoso« sia un passo importante in tal senso».

A pensarla come Beretta è anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete: «Il calcio ha la necessità di trasformarsi da grande sport popolare in un importante settore economico vero e proprio, fatto di progetti condivisi. Le entrate delle società al momento sono troppo sbilanciate, tutto dipende dai diritti televisivi, invece, occorre lavorare maggiormente sugli stadi, sulla loro funzionalità, come avviene negli altri Paesi. Non solo, il calcio deve puntare molto sul marketing e sulla crescita professionale dei suoi manager»