Colomba:" Non saremo la vittima sacrificale"

02/04/2010 alle 16:31.

Comunque vada la trasferta di San Siro per Colomba sarà una Pasqua serena.

 

In casa dei campioni d'Italia in piena volata scudetto per il è una trasferta da affrontare a mente sgombra, prendendo quel che viene: gli ormai pochi punti che servono per santificare la salvezza, nella tabella di marcia sono fissati altrove. Ma soprattutto Colomba può festeggiare il rinnovo: sarà lui, per i prossimi due anni, l'allenatore del .

Prima dell'allenamento del mattino l'allenatore ha incontrato la presidente Francesca Menarini e il Luca Baraldi e sono stati limati gli ultimi dettagli prima dell'annuncio: lo stipendio di Colomba sarà legato ai risultati ed il progetto per il futuro lo vedrà come cardine per ogni scelta tecnica.

Un annuncio che ha riportato anche un pò di serenità nell'ambiente visto che sembra un preambolo per il via libera al piano industriale di Baraldi, per il quale la società si è presa due settimane di tempo per decidere. «Sono contentissimo - ha commentato Colomba - ho ricevuto una fiducia guadagnata con il lavoro sul campo. Adesso però c'è da completare l'opera conquistando prima possibile la salvezza». E allora, con la serenità della classifica (nonostante le tre sconfitte consecutive) contro un Inter che sente le avversarie dirette mordere le calcagna ed è reduce da una difficile serata di , perchè non provarci. «Sulla carta - ammette Colomba - è una partita proibitiva, noi abbiamo voglia di mettere i bastoni fra le ruote all'Inter e non fare la vittima sacrificale».

Peserà l'assenza di Mudingayi, squalificato, che sarebbe forse stato il più indicato a fronteggiare fisicamente l'Inter. Il centrocampo sarà affidato a Guana e Mingazzini, con Colomba che chiederà un pò di sacrificio in copertura anche ad Adailton e a Di Vaio.

Colomba non ama mettere il naso nelle faccende altrui, ma forse in cuor suo sperava che il bisticcio fra Mourinho e Balotelli andasse avanti almeno qualche altro giorno. «In certi momenti - ha commentato - può capitare di essere autolesionisti e quando cominciano a venir meno le alternative è più facile trovare delle soluzioni. Detto questo io uno come Balotelli lo vorrei in squadra: ha una grande qualità, è giovane e a tutto il tempo di capire alcune cose. Quanto a Mourinho è primo in classifica da due anni, allena una grande squadra ed ha dimostrato di saperla allenare».