Lo chiamano il Re di Roma. Il Bimbo de oro. Ma Francesco Totti, 33 anni, detto anche il Pupone, ci ride su. Non è tipo da montarsi la testa. Alle ovazioni da stadio ci è abituato. Sono anni che infiamma le curve. Anni che il Capitano, con la C maiuscola, regna sui cuori giallorossi. Sul popolo del pallone.
Avere al suo fianco Ilary Blasi, ex letterina diventata Iena, sposata in diretta tv cinque anni fa, è un assist vincente. «Totti e Ilary? Come la Mondaini e Vianello» hanno detto dopo il successo degli spot Vodafone che ha girato con la moglie. Lui, la Bestia, lignorante antitecnologico che non sa niente di Internet, lei, la Bella, che gli impedisce di infilare i tost nel modem. Una serie di scenette divertenti, di quadretti di vita domestica da così fan tutti, che hanno dato lultima spinta al tandem, incoronandoli la coppia mediatica più amata del momento. Inevitabile che sorga qualche dubbio.
Il Capitano, uomo notoriamente più portato ai gol che alle interviste, li rimpalla con un mezzo sorriso. E una raffica di risposte secche da giocatore di ping pong. O di poker, quasi un chiodo fisso. Altro che amanti. La sua terza vita, quella al tavolo da gioco. Perché lui è un uomo tutto stadio, casa. E carte.
Totti, ormai gira uno spot dopo laltro. Non è che pianta tutto per fare lattore?
«Ma no. La mia professione è quella del calciatore e onestamente penso solo a giocare a calcio».
De Laurentiis ha dovuto smentire di averla ingaggiata per un cinepanettone.
«Io voglio solo recuperare prima possibile dopo linfortunio: non vedo lora di tornare in campo».
I problemi al ginocchio non le avranno impedito di giocare a poker. Dicono che sia una sua grande passione.
«Trovo che alleni labilità mentale. Mi capita spesso di fare una partita quando sono in ritiro con i miei compagni di squadra: mi rilassa molto. Più che un gioco è uno sport per il cervello; cè molta strategia, nel poker, per questo mi piace».
E con chi gioca, di solito?
«Le partite più divertenti sono quelle con Philippe Mexes, Jérémy Menez e Marco Cassetti. Ma quello che mi piacerebbe spennare sul serio è Mexes».
Perché, poveretto?
«Non me lo chieda. Questo è un segreto».
E sua moglie Ilary cosa ne pensa?
«Nulla di particolare. Sa che lo vivo come un divertimento. Il poker è solo una delle tante cose che mi piace fare e a cui dedico un po del mio tempo».
Gioca spesso?
«Circa tre volte la settimana. A volte anche online».
Il suo nickname?
«Totti10. Provate a sfidarmi».
Bluffa più al tavolo di gioco, in campo o nella vita?
«Bluffo solo al tavolo verde perché lì fa parte del gioco. In campo non direi, casomai corro qualche rischio scegliendo magari una soluzione difficile».
E nella vita?
«Mai. La vita è una cosa seria, bisogna bluffare il meno possibile».
Però a lei, nella vita, piace prendersi in giro.
«Essere un po autoironici è fondamentale. Saper ridere, anche di se stessi, a volte aiuta».
Altre cose, invece, le prende molto sul serio. L incarico di ambasciatore dellUnicef, ad esempio.
«Sono convinto di essere stato fortunato e trovo sia giusto dedicare un po di tempo a chi soffre».
Ha due figli piccoli. Per questo ha scelto lUnicef?
«Ho preso questo impegno perché i bambini sono il nostro futuro e lUnicef vorrebbe garantire a tutti un futuro dignitoso. Conosco tante persone che hanno dedicato la loro vita a questo scopo. Il minimo che possoa fare io è dare un po di tempo».
Il duro dal cuore doro. Una cosa che lha fatta piangere?
«Mi sono commosso tantissimo per il terremoto di Haiti e poi per quello in Cile. Pensare che in un solo terribile minuto vengano sconvolte le esistenze di tante persone ti fa riflettere».
Una cosa che la fa ridere: le barzellette su Totti? Avanti: qual è la sua preferita?
«Non ce ne è una in particolare. In realtà quel che mi fa ridere davvero sono gli scherzi con i compagni di squadra».
Di che cosa parlano i calciatori negli spogliatoi, là dove le donne non entrano e non sentono?
«Di nulla di particolare. Parliamo del nostro lavoro, degli allenamenti. A volte si chiacchiera di altri sport. Cose normalissime».
Non ci credo.
«Ma è vero».
Comè vivere con Totti?
«Una vita molto normale. Mi piace stare in casa in completo relax e godermi i figli. Mi piace invitare gli amici e guardare un bel film. Cose molto semplici, che ci crediate o no».
E poi?
«Quando posso mi piace giocare a tennis e a basket. Mi capita di fare qualche partita alla playstation e, come le dicevo prima, mi piacciono molto i film».
Attrice preferita?
«Scelgo Cameron Diaz e Sandra Bullock. La più brava, però, trovo che sia Meryl Streep».
Ha una bellissima famiglia. È adorato dai tifosi. Di tanto in tanto le appioppano qualche amante: Per invidia dice lei. Mai successo che fosse Totti a invidiare qualcuno? «Assolutamente no. Linvidia non mi appartiene, per carattere. Trovo sia un sentimento molto brutto».
Come si immagina tra dieci anni ?
«Non riesco a proiettarmi così in là nel tempo. Mi piacerebbe allargare la famiglia, questo sì.»
E professionalmente parlando?
«Rimarrò sicuramente nel mondo del calcio».
Che ci dice di Ilary?
«È una brava moglie e una mamma eccezionale. Una bellissima persona ».
Quando scendono in campo i figli, Totti come se la cava?
«Giochiamo tantissimo. Con Cristian a calcio, soprattutto. Mentre con Chanel... Con lei faccio tutto quello che mi chiede. Le piace un mondo quando la prendo per le braccia e la faccio volare».
Spieghi a un bambino che cosè la felicità
«Posso dire che cosera per me. Correre dietro un pallone tutto il giorno. E poi, dopo, tornare in una casa serena, da una famiglia che mi amava. Quello che tutti i bambini dovrebbero avere».