Beretta: "Gli arbitri accettino di esser messi in discussione"

01/03/2010 alle 19:09.

"Abbiamo sicuramente degli arbitri molto validi, devono accettare di poter essere messi in discussione nel merito delle decisioni perchè è nella logica di migliorare qualunque componente di questo campionato". Il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, è intervenuto durante la trasmissione radiofonica della Rai: "La politica nel pallonè, toccando vari temi, a cominciare dal ruolo dei direttori di gara.

Secondo Beretta, in ogni caso, le polemiche non intaccano la qualità del campionato italiano: "Si conferma un prodotto di altissimo livello. Uno dei più avvincenti. È in grado di esibire campioni - complessivamente la qualità media è molto elevata - che ne fanno per blasone uno dei prodotti più interessanti sul mercato del calcio internazionale e abbiamo riscontri significativi a livello di diritti mondiali".

Il n. 1 della Lega ha affrontato anche la partita dei diritti tv, dopo la decisione della Corte d'appello di Milano che ha sbloccato l'assegnazione a Sky Italia dei diritti dei campionati di Serie A 2010-11 e 2011-12: "Abbiamo due anni di certezza di risorse. Siamo nelle condizioni di affrontare con tranquillità le prossime sfide. Dobbiamo concentrarci su merchandising e incassi da stadio. È determinante, inoltre, avere una nuova generazione di impianti gestiti dalla società, capaci di vivere tutta la settimana e non per poche ore ogni 15 giorni".

E di impianti, Beretta ha parlato a proposito della candidatura italiana a Euro 2016: "È una grande opportunità da cercare di cogliere per tutto il sistema paese. Penso a quale è stata la ricaduta economica su turismo e servizi di Milano grazie a due partite come Milan-Manchester e Inter-Chelsea. Hanno portato milioni di euro di indotto economico. Perchè dobbiamo prima fare i compiti a casa, e lo dico pensando al passaggio irrinunciabile della legge sugli stadi. Poi credo che ci possiamo giocare fino in fondo la partita. Sarebbe stravagante non arrivare all'approvazione prima del 28 maggio, sarebbe una nostra grave colpa".

Si dice che la Germania abbia già scelto di votare per la Francia: "Qualche anno fa siamo entrati enormemente favoriti e poi gli Europei del 2012 sono andati a Polonia e Ucraina. Non è importante arrivare da favoriti al voto finale, l'importante è vedere come se ne esce. L'ultima volta non ha vinto chi era favorito. Potrebbe succedere anche stavolta. Non dobbiamo accettare la sindrome di chi parte convinto che tutto sia contro. Partecipiamo per vincere e non per onore di firma".