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RADIO ANCH'IO LO SPORT - Missione compiuta. Anzi, no. L'aggancio al Milan e il secondo posto non bastano a Claudio Ranieri: la Roma ha coronato la rincorsa alle posizioni nobili della classifica, ma il tecnico capitolino non vuole fermarsi. «Ci aspettano due mesi tosti, voglio vedere cosa riusciamo a fare. Cercheremo di tenere questo passo, anche se non sarà facile».
La Roma, nelle ultime due gare di campionato, ha ottenuto vittorie preziose segnando nel finale di partita. «Bisogna sempre crederci. Quando sono arrivato, ho detto alla squadra: 'Scordiamoci il bel gioco, voglio vedervi lottare fino alla finè. Quando una squadra lotta e rimonta non si deve parlare di fortuna. I risultati arrivano per la determinazione e la convinzione dei giocatori», dice Ranieri. Ieri la squadra ha fatto bottino pieno nonostante le assenze in attacco. «Dobbiamo recuperare Toni, Totti e Vucinic. Toni ha già fatto vedere di cosa è capace. È venuto qui molto motivato, spero di poter assemblare presto la coppia con Totti», dice senza escludere l'ipotesi di utilizzare, prima o poi, un tridente 'pesante'. «Devono stare bene tutti per dare una mano alla squadra. Vediamo se Totti e Vucinic possono riaggregarsi alla squadra in questi giorni. Toni invece sta facendo fisioterapia, con i problemi al polpaccio bisogna essere cauti», aggiunge facendo il punto della situazione in infermeria.
Ieri il gol decisivo è stato realizzato dal giovane Stefano Okaka, che oggi comincia l'avventura in Inghilterra con la maglia del Fulham. «È un ragazzo d'oro. È qui alla Roma da 5 anni, l'esperienza in Inghilterra potrebbe segnare la sua carriera. È molto forte fisicamente, penso che il campionato inglese ci restituirà un Okaka ancora più forte. Da ragazzo deve diventare adulto, è l'ultimo passo che deve fare», dice Ranieri scommettendo sull'attaccante. La cavalcata della Roma non basta per spaventare l'Inter di Josè Mourinho, saldamente al comando in classifica. «Mourinho è stato chiamato per vincere la Champions League, che è una lotteria, e ci sta provando», dice Ranieri, che spende parole per il predecessore dello Special One. «Mancini ha fatto un lavoro strepitoso, arrivando a vincere dopo anni in cui il presidente Moratti ha speso molto. Ora Mourinho sta confermando l'Inter ai vertici del calcio italiano. Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancor di più», dice. L'Inter vola, la Roma è rinata. La Juve, invece, annaspa in una crisi senza fine. Ranieri glissa quando si parla della Vecchia Signora. «Credo di aver fatto un ottimo lavoro a Torino. Poi è finito il feeling e si è chiuso tutto», dice archiviando il rapporto biennale che si è chiuso a maggio con l'esonero a due giornate dalla fine del campionato.
Le ultime 48 ore sono state monopolizzate dal nome di Antonio Cassano: sembrava destinato a passare alla Fiorentina, invece ha deciso di rimanere alla Sampdoria. «Cassano ha trovato il suo ambiente familiare a Genova. Sta maturando, ha ancora un carattere un pò esuberante ma è un giocatore sopraffino dal punto di vista tecnico. Penso che la società stia facendo di tutto per metterlo a suo agio nel rispetto delle regole dello spogliatoio», dice Ranieri. Chiusura dedicata al capitolo meteo. Nel campionato attuale non mancano i rinvii dei match per neve. L'ultimo provvedimento è stato adottato ieri per Parma-Inter. La Serie A è diventata un torneo per 'signorine'? «Direi di sì, se a Parma il rinvio fosse stato deciso per le condizioni del campo. È giusto rinviare, invece, per rispetto del pubblico».