
RADIO VATICANA - «Quando i giocatori entrano in campo si fanno 4-5 segni della Croce, si inginocchiano, alzano gli occhi al cielo e poi alla prima espulsione, al primo fischio che loro ritengono ingiusto nei confronti della propria squadra, si vedono questi pessimi labiali». Il presidente del Coni Gianni Petrucci torna sulla sua proposta di sanzionare le bestemmie pronunciate sui campi di calcio.
Con riferimento anche ai cori razzisti o agli episodi di intolleranza, Petrucci sottolinea che «un fenomeno così popolare» come il calcio, «che cattura l'audience e l'attenzione di milioni di persone, ovviamente è sotto una lente di ingrandimento maggiore». «Il mondo del calcio fa anche tante belle cose - aggiunge il presidente del Coni - ed ogni settimana lancia dei messaggi sulla pace, sulla solidarietà, contro la droga. Perchè rovinare un fenomeno così emozionante, senza che nessuno intervenga su queste cose?». E come 'misure concrete', Petrucci dice di pensare all'opportunità di «fare appello agli arbitri, agli addetti alla regolarità dei diversi campionati ad intervenire laddove sentissero qualcosa».