Gallipoli, Giannini si dimette: "Non torno indietro"

08/02/2010 alle 23:31.

Si è dimesso stasera l'allenatore del Gallipoli, Giuseppe Giannini, con tutto il suo staff, in conseguenza di contrasti col presidente della società, Daniele D'Odorico, su questioni economiche che riguardano i giocatori. Per gli stessi contrasti a cinque minuti dalla fine della gara, D'Odorico è uscito dallo stadio urlando: «Toglietemelo di torno». Il presidente è stato accompagnato da alcuni collaboratori che hanno tentato di limitare gli effetti della sua ira spingendolo letteralmente nell'ascensore. La notizia delle dimissioni è stata data ai giornalisti dall'allenatore dei portieri, Fabrizio Carafa.

«Non torno indietro»: Giuseppe Giannini annuncia ai microfoni di Sky che non ci saranno ripensamenti sulla sue dimissioni da tecnico del Gallipoli. «La frattura non è ricomponibile - dice - Mi dispiace per una squadra che sta dando tanto e che sicuramente si salverà». Al presidente Daniele D'Odorico, che lo ha accusato di atteggiamenti da «primadonna», il tecnico risponde: «Uno come me non ha bisogno di mettersi in evidenza e fare la primadonna. Primedonne sono i ragazzi e i tifosi». Parlando infine della dirigenza Giannini ha parlato di «persone non all'altezza», «il presidente lo conosciamo tutti...». «Alcuni giocatori sono stati pagati per 18 giorni di lavoro ad agosto, tutto settembre e parte di ottobre, altri no e non mi sembra giusto. La verità è che questa squadra ha un cuore immenso, come la à».

Nel posticipo della serie B la gara tra Gallipoli e Grosseto finisce 2-2. Reti: nel primo tempo salentini in vantaggio con Volpato al 10' e Scaglia al 27'. Recuperano i toscani sul finire del primo tempo con Pinilla al 46' su rigore. Nel secondo tempo all'8' il gol del pareggio di Esposito. Inoltre mister Giannini è stato espulso dall'arbitro alla fine del primo tempo per le proteste attuate contro il rigore concesso al Grosseto. Clamorosa protesta dei giocatori all'inizio della gara:per 40 secondi sono rimasti fermi, dando le spalle alla tribuna centrale. I calciatori toscani si sono limitati a far circolare la palla senza puntare verso la porta avversaria.