RAISPORT- Le parole del presidente del Coni Gianni Petrucci in merito alla nuova disposizione degli orari che si adotteranno nella XVIII giornata di campionato in programma domani.
A me non dispiace giocare alle 12.30. È un orario originale, peraltro altre federazioni lo hanno fatto adottato con successo. Quindi penso che possa avere successo anche in Italia.
E cosa pensa il massimo dirigente dello sport italiano sul fatto che in altri paesi si gioca anche durante le feste mentre In A e in B ci si ferma, in passato anche per tre settimane
Non voglio entrare a gamba tesa sull'autonomia della federcalcio - ha premesso Petrucci - ma se si discute non c'è niente di male, nessuno si deve offendere. Non si deve dire che da noi ormai è un'abitudine, perché se nelle altre parti d'Europa si gioca si possono anche cambiare le abitudini. I giocatori si vogliono riposare? È doveroso, però se poi si fanno le amichevoli questo riposo non c'è.
Cosa ne pensa il presidente del Coni sul problema degli stadi e dei campi di gioco che, secondo il milanista Pirlo, "fanno schifo"? "
Non si pensi che il problema è solo da una parte - è stata la risposta -. Il problema è analizzare il perchè ci sono pochi spettatori, il problema dei biglietti, il problema dei giocatori che vengono pagati tanto".
Comunque è innegabile che in Italia esista questo problema degli stadi. "Certo ed io sarò vicino alla federcalcio per tutto quello che è possibile, siccome c'è una legge in discussione alla Camera dei deputati è logico e giusto che si corregga quello che non è condivisibile perchè noi siamo anche dei cittadini e riteniamo che non si debbano fare speculazioni. È giusto che le società patrimonializzino però 'cum grano salis' ".