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RADIO UNO - «Esiste la volontà di riaprire il campionato, non riconoscendo la superiorità di una squadra sul campo, ma in maniera non sportiva». Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, intervenendo alla trasmissione 'Radio Anch'io Sport'. Il dirigente nerazzurro, parlando del derby con il Milan vinto dall'Inter per 2-0, punta il dito contro l'arbitraggio di Gianluca Rocchi.
«Una partita di campionato non è un jolly che uno si gioca quando vuole -attacca ancora Paolillo-. Ripeto, c'è un'aria tesa a riaprire i giochi, come dimostrano la mancata espulsione di Bonucci a Bari (nel match che l'Inter ha pareggiato 2-2 in Puglia, ndr) e la penalizzazione di Lucio ieri dopo la prima ingiusta ammonizione». Secondo il dirigente nerazzurro, tali affermazioni rappresentano una forma di tutela nei confronti dei giocatori dell'Inter: «Io mi trovo a guidare un'azienda dove ci sono dei giocatori professionisti, devo far vedere loro che li tutelo -afferma l'a.d. -. È giusto dire queste cose quando si vince sennò sembrano piagnistei. Stare zitti sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell'azienda per la quale lavoro». Per Paolillo non è tuttavia corretto parlare di complotto: «Io non credo ci sia una congiura premeditata -precisa- ma tutti gli elementi che portano a una riapertura del campionato vengono favoriti. Sarà per psicologia, per l'aria, per la volontà di rendere il campionato più attraente, ma questo sta avvenendo nei fatti. Quello che è successo in Lega è stata una mancanza di rispetto», conclude Paolillo riferendosi ancora alle variazioni dei calendari.