
IL ROMANISTA (P. BRUNI) - T come Toni. Luca. T come trambusto. Una sola lettera, in un pomeriggio qualsiasi di gennaio, per sancire lunione fra il nuovo centravanti della Roma e i suoi tifosi. Flaminio impazzito di gioia. Dodicimila persone. Cori e passione. Immancabile la contestazione nei confronti della società, presente quasi al completo nella tribuna autorità. Fischi e consueti ever green di stagione: «Rosella Sensi bla bla» e «Rosella vattene», rafforzati poi dalla presenza di due corti striscioni: Pradè ectoplasma e, ancora, Rosella vattene. Non tutti concordano ma la risposta è flebile, quasi impercettibile e si esaurisce con qualche timoroso: «buuu». I botteghini, adiacenti ai cancelli dellimpianto, vengono presi dassalto e le file si protraggono ben oltre lorario di inizio gara. Beneficenza e voglia di calcio giocato dopo i lunghi bagordi natalizi. Nessuno vuole perdersi il battesimo romanista dellex attaccante del Bayern Monaco. Marco, giacca blu e cravatta a tono, non sta nella pelle: «Finalmente abbiamo ciò che ci meritiamo: una punta forte, di peso e con esperienza». Nino sposa lopinione del suo vicino: «Abbiamo dovuto aspettare il 2010 per vedere uno che spacca la porta». Ancora incredula Romina: «Non ci posso credere, non può essere. Pensavo arrivasse un altro Zamblera». Critico anche Franco: «Potevano prendere pure Etoo ma questa dirigenza deve scomparire». Un auspicio sposato anche da Massimo: «Non sono venuto per vedere Toni, ma per contestare la Sensi». Tuttavia, cè pure chi si interessa unicamente della squadra. Giacomo: «Spero in un 2010 pieno di gioie, emozioni e coppe. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti». Gianni: «Un nuovo anno per risorgere e braccare lInter. Io ci credo. Voglio proprio vedere come staremo a maggio». I sogni sono gratis, specialmente in questo periodo. Ognuno ha il suo, così come le proprie certezze e verità. Roberta: «Sogno di vedere Totti insieme a Toni alzare la coppa del mondo. Ovviamente dopo averci portato a trionfare ad Amburgo (la sede della finale di Europa League, ndr)». «Non sto più nella pelle dice Elio ora la nostra squadra è davvero completa. Saranno cavoli amari per tutti. Il secondo posto è nostro». La voglia di Roma è come un virus: contagioso.
Non tutti concordano ma la risposta è flebile, quasi impercettibile e si esaurisce con qualche timoroso: «buuu». I botteghini, adiacenti ai cancelli dellimpianto, vengono presi dassalto e le file si protraggono ben oltre lorario di inizio gara. Beneficenza e voglia di calcio giocato dopo i lunghi bagordi natalizi. Nessuno vuole perdersi il battesimo romanista dellex attaccante del Bayern Monaco. Marco, giacca blu e cravatta a tono, non sta nella pelle: «Finalmente abbiamo ciò che ci meritiamo: una punta forte, di peso e con esperienza». Nino sposa lopinione del suo vicino: «Abbiamo dovuto aspettare il 2010 per vedere uno che spacca la porta». Ancora incredula Romina: «Non ci posso credere, non può essere. Pensavo arrivasse un altro Zamblera». Critico anche Franco: «Potevano prendere pure Etoo ma questa dirigenza deve scomparire». Un auspicio sposato anche da Massimo: «Non sono venuto per vedere Toni, ma per contestare la Sensi». Tuttavia, cè pure chi si interessa unicamente della squadra. Giacomo: «Spero in un 2010 pieno di gioie, emozioni e coppe.
Dobbiamo tornare ad essere protagonisti». Gianni: «Un nuovo anno per risorgere e braccare lInter. Io ci credo. Voglio proprio vedere come staremo a maggio». I sogni sono gratis, specialmente in questo periodo. Ognuno ha il suo, così come le proprie certezze e verità. Roberta: «Sogno di vedere Totti insieme a Toni alzare la coppa del mondo. Ovviamente dopo averci portato a trionfare ad Amburgo (la sede della finale di Europa League, ndr)». «Non sto più nella pelle dice Elio ora la nostra squadra è davvero completa. Saranno cavoli amari per tutti. Il secondo posto è nostro». La voglia di Roma è come un virus: contagioso. "Er palletta", jeans viola e berretto da baseball degli yankees freme: «Lacquisto di Toni riporta fiducia allambiente. Ma non si poteva fare a giugno?». Karen con profondo stile e delicatezza: «Ammazza quanto è bono Luca. Potessi uscirci una sera». Non si nasconde nemmeno Alessia: «Un grande centravanti, un bel ragazzo e, a quanto pare, pure simpatico. Speriamo sia single». E Giorgia a spiegare alla sua amica: «Mi dispiace tesoro, ma sei arrivata tardi. Luca sta con una rossa alta sei metri. Non finisce mai». Ettore, riporta i commenti sullaspetto prettamente sportivo: «Mamma mia, quanto voglio vedere esultare Toni. Magari a Cagliari ci fa vedere la mano sullorecchio». Enrico: «Se oggi ci fa il gesto dellorecchio, scendo in campo e lo vado ad abbracciare».
Alla fine, dopo aver visto la Magica vincere senza prendere gol, scatta la corsa alle foto e la ricerca del prezioso autografo. Molti tifosi si accalcano nei pressi della zona carrabile del Flaminio. Lì, casualmente, un gruppetto di loro si imbatte in Rosella Sensi mentre sta per salire in auto. Alessandro, con uno scatto di reni, lavvicina, chiedendole di firmare la sciarpa. Prontamente viene accontentato. «Mi sembra giusto darle fiducia, nonostante le critiche sta andando avanti con passione e competenza».