Eric Cantona, ex nazionale francese di calcio, ora allenatore di beach-volley e attore di cinema, fa un'entrata da par suo nel dibattito sull«'identità nazionale»: «essere francesi - dice - non significa cantare la Marsigliese», ma soprattutto essere «rivoluzionari», di fronte a un «sistema» che costringe alcune persone a vivere «per la strada».
Parlando durante la presentazione del suo libro di fotografie di clochard e senzatetto realizzato per la fondazione Abbè Pierre, Cantona - ex idolo del Manchester - afferma che il francese deve essere «rivoluzionario perchè non si può accettare tutto quello che succede». Per lui, nipote di immigrati spagnoli e italiani, i responsabili politici «lanciano questo dibattito prima delle elezioni. Tutti ne hanno coscienza ma alla fine a tutti viene servita questo brodo perchè è questo quello che vogliono». Il libro 'Elle, lui et les autres', con foto in bianco e nero di emarginati che vivono in strada, a Parigi o Lione, o di squatters che dormono in quattro metri quadrati, vuole mostrare - secondo l'ex calciatore - che queste persone «sono belle e combattive». Il ricavato sarà versato integralmente alla Fondazione Abbè Pierre.