
FORZA ROMA - Julio Sergio Bertagnoli, il "miglior terzo portiere del mondo" come lo ribattezzò Luciano Spalletti, si confida in un'intervista esclusiva nel corso della quale parla della propria avventura nella Capitale, sponda giallorossa, ed affronta anche il tema del rinnovo contrattuale.
Ecco qualche passo dell'intervista: Quando sono arrivato a Roma, sicuramente non ero conosciuto in Italia, nel mio Paese invece avevo giocato parecchio. Poi ho avuto un infortunio che mi ha costretto per un bel pò fermo. Non amo giudicarmi e non mi considero assolutamente arrivato perché ho avuto lopportunità di giocare un pò di partite. Ho avuto la mia occasione e sto cercando di sfruttarla al meglio. E continuo a lavorare giorno per giorno perché nel calcio come nella vita cè sempre da migliorare. Se ho fatto qualche rito o gesto particolare in occasione del mio esordio in serie A contro la Juve? Non sono scaramantico per cui ho cercato solo di stare tranquillo perché era arrivato il mio momento. Erano 3 anni che aspettavo di potermi giocare la mia chance e il destino ha voluto che fosse in quella partita. A chi dedico questo momento positivo nella Roma e a chi devo dire grazie? Lo dedico a me stesso alla mia famiglia, al mio procuratore ed a tutti coloro che hanno sempre creduto in me e mi hanno aiutato a mantenere equilibrio e tranquillità".
Non manca una battuta sulla vicenda che ha visto coinvolte Roma e Brasile per il 'caso Juan'. "Se mi convocassero in Nazionale e non fossi in perfette condizioni, cosa farei? Credo che per giudicare bisogna trovarsi nella situazione. Dallesterno è troppo facile prendere posizioni".
Un'ultima battuta sul contratto, in scadenza a giugno prossimo. "Per il mio rinnovo cè tempo. Ci sono anche altri compagni in scadenza. Io per ora penso solo a giocare e ad allenarmi per migliorare ed essere sempre a disposizione".