Collina: "Avanti con giudici di porta per non avere altri casi-Henry"

23/11/2009 alle 11:40.

«I giudici di porta avrebbero aiutato l'arbitro a vedere meglio». Pierluigi Collina, designatore arbitrale, si esprime così sul 'fattacciò che ha condizionato lo spareggio Francia-Irlanda per la qualificazione ai Mondiali 2010.

«Platini -prosegue Collina- sta insistendo sugli arbitri di porta, ma le modifiche regolamentari devono passare dalla sperimentazione fatta in Europa League: inizialmente era stata prevista per la fase a gironi ma probabilmente durerà fino alla fine del torneo. Su questo si deve giudicare, pur sapendo che l'adozione dei due arbitri supplementari ha implicazioni anche dal punto di vista delle risorse umane e dei costi. Dovrà essere un arbitro di qualità perchè chi è portato a giudicare falli da rigore incide su una partita. Ad esempio, è impensabile prendere arbitri di LegaPro e metterli a fare i giudici d'area». Il giudice di porta non è comunque la panacea per tutti i mali: «Su certe situazioni in area sicuramente quella dei giudici di porta è una presenza utile. In altri casi, come nel fuorigioco, non cambierà niente», spiega Collina.

Collina traccia un bilancio positivo dell'ultimo turno di serie A: «È stata una giornata nella quale ci sono state prestazione buone e anche errori, evidenziati solo successivamente attraverso le immagini televisive. E su questo bisogna ragionare. Rispetto al passato gli arbitri hanno una preparazione superiore da un punto di vista fisico e atletico. Ma ora non vengono più valutate prestazioni sul campo ma il singolo episodio che la telecamera fa vedere. A questo bisogna trovare un rimedio»

Anche un maggiore fair play in campo aiuterebbe: «Tutto sarebbe più facile se sul terreno di gioco ci fosse rispetto per l'arbitro. Oggi si vedono situazioni in cui il direttore di gara è attorniato da giocatori che si prendono a pugni. Oggi ho letto addirittura di un morso sul braccio», dice Collina riferendosi all'episodio fra Cruz e Rinaudo, possibile materiale per la prova-tv.

«E il capitano cosa fa?», si domanda il designatore. «In campo ha un ruolo, può interagire con l'arbitro e chiedere spiegazioni ma viene superato dalla foga degli altri. A fine partita la lamentela è di moda, non va più bene nemmeno il tempo di recupero. Non è questione di essere intimoriti ma una questione di serenità : è chiaro che se posso andare in campo sereno la prestazione viene meglio».