GLOBOESPORTE - «La depressione esiste anche nel mondo dello sport, e non bisogna sottovalutare il problema. È necessario curarsi, è successo anche a me e per questo poteva succedermi anche una cosa del genere». Da Rio de Janeiro Adriano fa sapere di essere rimasto scosso per la vicenda del portiere della Germania, Robert Enke, suicidatosi martedì scorso.
Adriano racconta di aver cercato di convivere con il problema, ma di essersi poi rivolto a degli specialisti quando tornò in Brasile per giocare nel San Paolo nel primo semestre del 2008. Rientrato in Italia dopo la fine del prestito, ha avuto una ricaduta, «e per questo ho capito che la cosa di cui dovevo davvero preoccuparmi era di tornare ad essere felice». Per questo ha deciso di giocare a Rio, nella sua squadra del cuore, il Flamengo, ed ora sembra essere rinato e lotta per il titolo di capocannoniere del 'Brasilerao', oltre che per un posto nei 23 del Brasile al prossimo Mondiale.