80 Campo Testaccio, Amadei: "La Roma non si discute, si ama"

03/11/2009 alle 19:05.

In occasione della mostra fotografica inaugurata da Unione Tifosi Romanisti per gli 80 anni di campo Testaccio numerosi sono stati i romanisti illustri che hanno partecipato all'evento

“La gente deve stare vicino alla squadra – ha detto Amadeo Amadei  – Prima si diceva "la Roma non si discute, si ama", e ora non si può pensare diversamente. La Roma si ama e a lei si vuole sempre bene. Bisogna incoraggiarla a fare di più e meglio, per dare soddisfazioni a noi tifosi. L'importante è vedere che i giocatori mettano l'animo. Ultimamente è un po' modesta, e non dà soddisfazioni, ma domenica hanno giocato con interesse e voglia di ottenere il risultato. Questo fa piacere. I tifosi, se sentono le parole di un malato per la Roma come me, dovrebbero ricredersi. Dobbiamo amare la Roma anche se qualche volta non va bene, bisogna pur accettarla qualche sconfitta. Le chiacchiere intorno alla squadra ci sono sempre state, anche ai tempi nostri, ma oggi parla anche chi non ha nemmeno le qualità per permetterselo. Auguro a di tornare presto in campo. Questa Roma ha bisogno di lui"

Alle ore 18.00 arriva la signora Maria Sensi, vedova del compianto presidente Franco, e consigliere AS Roma. Il presidente dell'UTR Fabrizio Grassetti le presenta le foto con relativa didascalia e commento una per una.

Alle ore 18:15 arrivano anche Giacomo Losi,uno dei più grandi capitani della Roma, ed il mitico massaggiatore Giorgio Rossi e Tonino Tempestilli



 Ore 18:30 è la volta di  mister Claudio Ranieri che si concede per un attimo ai cronisti presenti:

“Il risultato domenica era la cosa più importante per battere il che è una squadra che ha fatto una grande partita contro il Chievo. I ragazzi stanno come prima, volitivi e grintosi. C' ero quando vinci di sorriso ce ne è di più”.

Questa mattina mancavano Juan e Menez…

“Hanno fatto un giorno di riposo in più lavorando dentro e domani vediamo. Era l’ultimo giorno utile e non mi andava di andare a rischiare chi non sta al cento per cento”

 

Le condizioni di Menez?

“Non si è trattato né di adduttore né di pubalgia; lo stavo sostituendo domenica e poi mi ha detto di aspettare e poi mi ha richiesto di tirarlo fuori. E’ un giocatore sul quale conto tantissimo”

 

La sua presenza qui dà l’idea del suo spirito testaccino

“Questa è casa mia, lì c’era una banca (indicando un locale) la BNL dove adesso c’è il Bing Bang.

 



C’è chi l’ha rimproverata domenica quando ha detto che i tifosi contestano più la società piuttosto che la squadra

“Io devo difendere la mia squadra e domenica mi è sembrato di giocare con la paura e l’intimidazione perché quando il pubblico ce l’ha con te non giochi sciolto. Vucinic? Si è fatto male al ginocchio prima che io arrivassi e quando sono arrivato io non si è quasi mai allenato. Mai io lo faccio comunque giocare senza allenamento per cui questo giocatore va aiutato e non criticato. Aiutiamolo, santo iddio!!”.

Il capitano come sta?

“Dopo l’operazione sta facendo passi da gigante quindi sta andando bene. Noi sappiamo che ci tiene a far tutto e presto”

I giocatori stanno bene o c’è dell’ altro?

“Io non so che discorso state facendo. Questa è una squadra che si sta impegnando e cercando di fare il suo meglio. Ci sono giocatori che hanno avuto dei problemi e stanno recuperando, stanno lavorando in allenamento e l’abbiamo visto anche i partita dove hanno cercato di rimontare situazioni difficili. Questo è un campionato che è aperto, ma è partito solo per l’Inter. Le altre stanno sotto e noi stiamo a metà, a quattro punti dal baratro e quattro dal paradiso. E tutti insieme possiamo sognare”