Senatori Pdl: "La tessera del tifoso non è arretramento sulla sicurezza"

21/10/2009 alle 17:30.

Sulla tessera del tifoso bisogna evitare forme di persecuzione, senza però recedere dal rigore e dalla severità. Questo il significato del ddl di modifica dell'articolo 9 della Legge 41 del 2007, che oggi è stato presentato in una conferenza stampa nella Sala Nassyria dai senatori Domenico Benedetti Valentini, primo firmatario del disegno di legge, Franco Mugnai, Andrea Augello e Francesco Paolo Bevilacqua e dalla presidente dell'Adcs (Associazione Difesa Consumatori Sportivi), Antonella Bellucci.

Il ddl, formato da un singolo articolo, prevede due modifiche: la prima, spiega, si riferisce alla parte in cui si fa riferimento al divieto alle società di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso o tessere del tifoso a soggetti che «siano in atto destinatari di provvedimenti» come Daspo e non più «che siano stati». La seconda modifica riguardo l'inserimento che specifica come l'inibizione dalle competizioni sportive è valida «fino al completamento dei 5 anni successivi alla data di condanna». «Con questo ddl -ha spiegato il senatore Benedetti Valentini- abbiamo puntato a ristabilire il diritto dei tifosi, che dopo aver scontato la loro pena devono avere la possibilità di tornare allo stadio. Questo non significa recedere da posizioni di rigore o severità ma piuttosto impedire che i cittadini possano trovarsi nella situazione di essere marchiati a vita». «Il criterio di severità -dice il senatore Mugnai- rigore ed efficienza al riguardo va confermato come ispiratore delle norme e delle articolate modalità di attuazione sul campo». Nessun arretramento ma come continua il senatore Augello «cerchiamo di evitare che nel nostro ordinamento rimanga una normativa che nei fatti configura una damnatio memorie. Con questa modifica non vengono meno le esigenze di prevenzione e repressione ma piuttosto si è cercato di recepire le osservazioni che sono giunte da più parti, rettificando una normativa che rischia di comprimere le facoltà di chi ha già subito provvedimenti adeguati». «In effetti -spiega il senatore Bevilacqua- sia il Governo che il ministero dell'Interno si erano fatti carico della necessità di operare modifiche che sono state fatte attraverso una seria di interventi amministrativi. È chiaro però che solo grazie ad una modifica legislativa è possibile ristabilire il corretto equilibrio della legge, evitando che ai tifosi sia impedito per sempre l'accesso agli stadi anche qualora avessero scontato la loro pena». Un disegno di legge che ha incontrato il pieno sostegno dell'Associazione Difesa Consumatori Sportivi che con la sua presidente Bellucci ha ribadito la necessità che sul tema tessera del tifoso sia necessario fare chiarezza «perchè la restrizione non può essere applicata a chi abbia già scontato o a chi poi sia stato assolto nel procedimento oppure a chi abbia avuto revocato il Daspo».