«Roma e Lazio in B? Sono le solite esagerazioni della città di Roma che non si fa mai mancare niente nel bene e nel male. Questo è il paradosso di questa città, si passa dalle stelle alle stalle con grande velocità, si valutano un giorno i giocatori da nazionale e il giorno dopo da retrocessione». Parola di Bomber, quel Roberto Pruzzo che in un lontano Roma-Atalanta del 1979 (2-2) firmò il gol salvezza per i giallorossi ed esclude che le due squadre della capitale debbano lottare per non retrocedere.
«Ero abituato a giocare per non retrocedere - ricorda l'ex centravanti giallorosso - è per quello che forse ho fatto quel gol, mi sono ricordato della mia esperienza genoana e cioè essere abituati a giocare per non retrocedere. Quali analogie con la Roma di oggi? Era una squadra quella lì che stava finendo, con i suoi soliti giocatori. Stava cercando di costruire qualcosa di importante. Si stava passando dalla Rometta alla Roma del futuro».
Pruzzo è convinto che sia per la Roma che per i cugini laziali non esista la possibilità di finire in B e basterà poco per risollevarsi: «Io credo che la verità stia nel mezzo, sono due squadre in questo momento non eccezionali. In questa mediocrità credo però che bastino due partire per tornare ad essere normali». Che stagione sarà in particolare quella della Roma? «Difficile dirlo, vedo che la Roma ha difficoltà a fare gol. L'assenza di Totti è veramente una cosa pesante, ma in un campionato così mediocre credo che ci sia la possibilità di giocare un ruolo importante, Inter e Juventus a parte la Roma se la può giocare con tutte». La Roma può arrivare anche in Champions? «Io non escludo niente - ammette Pruzzo - si può certo recuperare». Magari con un Bomber da acquistare a gennaio? «Ma non credo, a gennaio di solito si prendono delle mezze sole o delle sole complete. Credo che sia fondamentale per la Roma - conclude l'ex centravanti giallorosso - recuperare Totti, se lo recuperano può andare fino in fondo».