
FORZAROMA.INFO - Queste le parole di Carlo Mazzone, sul momento attuale della Roma e sull'inizio di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa. "La squadra mi sembra in ripresa. Ha ottenuto risultati importanti contro squadre difficili e agguerrite, su campi impraticabili. E anche riuscita a rimontare qualche risultato e può sicuramente continuare a guadagnare posizioni in classifica. Purtroppo, deve sempre convivere con i tanti infortuni e spero che prima o poi questa situazione finisca.
Condizioni precarie dei giocatori, ma non solo. Perché anche i campi di allenamento non sono in condizioni ottimali, essendo stati oggetto di lamentele anche da parte di Ranieri: Non so di preciso cosa sia successo in questi anni. Posso solo dire che quando allenavo la Roma questo tipo di problema non esisteva. Ricordo che qualsiasi cosa chiedevo, venivo accontentato. Feci costruire anche delle salite specifiche per la potenza esplosiva. Ricordo anche che il campo centrale era piuttosto ventoso e feci installare dei pannelli di plastica per riparare i campi
Una Roma che, infortuni e campi a parte, è stata trasformata da Ranieri: Io puntavo molto sullesperienza dellallenatore e sullentusiasmo delluomo Claudio Ranieri. E un grande allenatore, non è pizza e fichi. Ha allenato grandi squadre in Italia, come il Napoli, la Fiorentina, il Parma, la Juve e in più ha avuto importanti esperienze allestero. Per molto meno, altri colleghi vengono esaltati e non capisco il perché. Ranieri non viene da Roccacannuccia, con tutto il rispetto per Roccacannuccia. Per un allenatore del suo calibro allenare la Roma è una formalità.
La Roma, un traguardo per chi come Mazzone e Ranieri è tifoso giallorosso: Allenare la Roma fa venire la pelle di gallina, da emozioni incredibili. A lui lho detto: Se non sali i gradini dellOlimpico, non puoi dire di aver fatto lallenatore fino in fondo. Dove può arrivare la Roma con Ranieri? Limportante è che recuperi tutti i giocatori e che Totti continui così come adesso. So che Francesco ha avuto questo piccolo infortunio, spero non sia niente di grave.
Parlando di Totti, Mazzone quasi si commuove ricordando un giovane numero dieci sedicenne: Conservo uno splendido ricordo di Francesco, credo che possa essere ancora fondamentale per la Roma. Eppure cè chi ancora critica il capitano giallorosso: Infatti non capisco questa cosa e sono rimasto molto male. Non è da persone intelligenti criticare un giocatore come Totti. Se poi oltre ai sentimenti ci sono anche altri interessi, questi interessi stiano lontani da Roma e dalla romanità. Quando lho allenato, ho cercato sempre di trasmettergli professionalità, serietà e correttezza e spero in millesima parte di aver contribuito alla sua crescita. A lui, mi lega una splendida amicizia.
La questione Totti-Nazionale è sempre in voga e periodicamente riaffiora il discorso di un suo ritorno in azzurro. A proposito di questo, Mazzone racconta un piccolo aneddoto: Quando eravamo alla festa degli ottantanni della Roma incontrai Francesco. Ci abbracciammo e io bonariamente lo rimproverai e gli dissi: Ma perché hai lasciato la Nazionale? Mi potevi fare una telefonata prima!. Lui fu un po sfuggente e mi accorsi che cera qualcosa che voleva nascondermi. Dopo, mi resi che avevo addosso un microfono acceso e così tutti ascoltarono quello che gli avevo detto. Quando tornai a casa, mia moglie mi disse: Ma come ti è venuto in mente di dire quelle cose a Francesco davanti a tutti? Se torna in Nazionale? Non lo so, queste sono decisioni che spettano a lui e a Lippi, del quale ho profondo rispetto e non ho intenzione di scavalcarlo. Tra laltro tra Lippi e Totti cè un ottimo rapporto e credo che sia una decisione che spetti esclusivamente a loro due