Ecco alcuni degli interventi di onorevoli e politici sulla Legge Stadi appena approvata all'unanimità in sede deliberante in Commissione Cultura del Senato, espressi oggi a margine della conferenza stampa di nella Sala del Mappamondo della Camera, promossa dalla Legambiente.
Ecco alcuni degli interventi di onorevoli e politici sulla Legge Stadi appena approvata all'unanimità in sede deliberante in Commissione Cultura del Senato, espressi oggi a margine della conferenza stampa di nella Sala del Mappamondo della Camera, promossa dalla Legambiente.
ERMETE REALACCI (PD): "La Legge non si farà mai"
"La Legge Stadi alla Camera non passerà mai. Non passerà un ddl che nulla ha a che vedere con le esigenze del calcio. Amiamo molto il calcio, molti di noi tifano, ma questo ddl altera il progetto originario di ammodernamento degli stadi mirato a renderli al livello delle strutture calcistiche europee". Ermete Realacci, responsabile Ambiente del pd, sottolinea i numeri «enormi» che si accompagnano ai progetti presentati solo a Roma dalle due società di calcio della capitale, ma sottolinea anche che "con questa norma si aprirebbero problemi in tutte le città italiane. Condivido l'esigenza di ammodernamento degli stadi italiani, di renderli come quelli europei ma - ha detto ancora Realacci - questo ddl è un'altra cosa". "Siamo disponibilissimi - ha concluso Realacci - a far passare un ddl sui principi enunciati prima di questo approvato in Commissione Cultura del Senato, ma non passerà mai un ddl che nulla ha a che vedere con le esigenze del calcio".
DELLA SETA (PD): "La Legge è un mostro giuridico, urbanistico e ambientale"
"Questa legge consentirebbe di realizzare non solo stadi, ma intorno agli stadi interi quartieri, fuori da ogni regola urbanistica e cementificando migliaia di ettari che in base ai piani regolatori vigenti non sono edificabili". È intervenuto così Roberto Della Seta, senatore Pd e capogruppo in Commissione Ambiente. Secondo Della Seta, con questa norma "a pagare sarebbero i cittadini, ad avvantaggiarsene sarebbe solo qualche grande proprietario di terreni che ha acquistato a poco prezzo aree agricole e da un giorno all'altro se le vede rivalutate di mille, diecimila volte. Cosa c'entra tutto questo con l'interesse del calcio e dei tifosi, cosa c'entra con l'esigenza più che legittima di rendere i nostri stadi più moderni e sicuri?. Mi dispiace molto - ha sottolineato poi Della Seta - che anche il Pd in Commissione abbia votato questo testo, mi dispiace e lo considero un grave errore. In ogni caso mi auguro che alla Camera la legge sugli stadi venga fermata o radicalmente modificata: così com'è è un autentico 'mostrò giuridico, urbanistico, ambientale, che aprirebbe la strada a una delle più grandi, immotivate speculazioni edilizie degli ultimi decenni".
GRANATA (PDL): "Si apre una pericolosa deriva speculativa"
"Se ne dovrà occupare il Parlamento. Questa Legge Stadi apre una maglia enorme, apre una deriva pericolosissima di speculazione". Ad affermarlo è stato il vicepresidente della Commissione Antimafia Fabio Granata del Pdl. "Ci va bene il cinema negli stadi, il merchandising, la 'famiglia dentro gli stadi e l'ammodernamento delle strutture e non siamo contro nè quello nè quell'altro presidente di società calcistica, ma questa norma apre ad altro" ha detto ancora Granata parlando dei progetti presentati dalle società calcistiche Roma e Lazio. "Di fronte all'enorme quantità di interesse economico si rischia di aprire una dinamica incontrollabile sulle procedure di variante ai piani regolatori" ha sottolineato Granata che si è anche detto convinto che sia necessario "rivedere un percorso nuovo fra politica e sport, fra erogazione di fondi pubblici o para-pubblici e mondo dello sport"