Doni: "Ho fatto molta fatica, non so se con il Milan ce la farò"

08/10/2009 alle 17:18.

Queste le parole di Doniber Marangon Doni, che ha incontrato la stampa dopo la sgambata di questo pomeriggio, nella quale la pima squadra ha affrontato la formazione Primavera di Alberto De Rossi. Il portiere giallorosso è andato a rinforzare le fila dei giovani giallorossi.

"Ho ancora un piccolo fastidio, ovviamente manca ancora un pò la condizione e la tenuta fisica. Ma oggi è andata tutto sommato bene. Sono sulla strada giusta oper il recupero completo"

Ce la farai con il Milan

"Non lo so. Oggi è la prima partita che faccio. Ho sentito la fatica e un certo fastidio, ma è ovvio dopo tanto tempo è logico così"

Ora che rientrerai non trovrai più Spalletti ma Ranieri: che differenze ci sono?

"La differenza c'è sempre quando cambi allenatore. Difficilmente trovi alllenatori che lavorano ugualmente. Piano Piano stiamo cercando di capire il lavoro di Ranieri e Pellizzaro. Certamente non è facile dopo 4 anni di un certo tipo"

Ora siete a 3 punti dalla

"Quando il mister è arrivato ha motivato molto la squadra. E la squadra in campo ha risposto. Stiamo cercando e provando di seguire le direttive. E siamo sulla buona strada"

Che percentuali ti dai per Milano?

"Se la partita fosse domani, non  ce la facevo sicuramente. Ora con questi 10 giorni vediamo lavorando sullo specifico su forza, agilita e il resto. Vediamo con mister Giorgio (pellizzaro, ndr). Percentuali non lo so, ma ce la metterò tutta"

E' vero che il rendimento della scorsa stagione è stato influenzato dalle tue condizioni fisiche?

"Non mi piace parlare di questo che sembra dover trovare delle scuse. Però lo scorso anno già nella partita di supercoppa avevo un certo dolore, anche se ho dato ok al mister per andare in campo. Il dolore ce l'avevo, ma era sopportabile, il problema era che non avevo allenamenti nelle gambe. Il rendimento è stato consequenziale, questo non c'è dubbio"

C'era un reale rischio per la tua carriera?

"L'anno scorso avevo in mente la finale di a Roma, come tutti i miei compagni, e ho guardato a quello. Era un sogno"

La nazionale ci pensi?

"Si certo. E' un sogno, è un obiettivo. Ma per arrivarci devo far bene con la Roma"

C'è stata l'ipotesi di lasciare il calcio?

"No. Ancora non avevo i soldi per pensare a tutto quello che spendono i miei figli (ride, ndr)... La cartilagine è sempre una cosa fastidiosa. Ma il professor Maertens mi ha sempre dato tranquillità, dicendomi che ogni caso fa storia a sè come tempi di recupero"

La Roma incassa ancora molti gol

"Secondo me, abbiamo preso tanti gol, perchè la squadra sta imparando ora certi meccanismi. Ma non è che se torno io la squadra non prenderà gol. Dipenderà dalla comprensione degli schemi del mister. Dal momento che la squadra aprrenderà certe direttive, saremo meno perforabile"

Un giudizio sui tuoi 3 colleghi di reparto

"Tutti e tre sono entrati in momenti particolari. Ancora non possiamo dare giudizi definitivi. Secondo me loro tre hanno le qualità per giocare con la Roma"

Sul fuorigioco

"Noi non facciamo fuorigioco, ma è il tipo di gioco, che giocando stretti si deve creare il fuorigioco automaticamente"

Cicinho come lo hai visto

"Prima di venie qui mi ha detto di parlare bene di lui (ride, ndr).. Sta crescendo, ha meno paura nei contrasti. E' ovviamente stanco, ma sta andando bene, sta progrdendo"

Hai voglia di rientrare?



"Tantissima ma serve calma per tornare alla grande"