MF-DOW JONES - Non basta dire pressing. Servira' fare di piu'. Unicredit non intende ancora restare con le mani in mano e nel tentativo di recuperare almeno una parte dell'ingente credito che ha nei confronti di Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che controlla la As Roma, e' pronta a rivolgersi al Tribunale.
pronta a rivolgersi al Tribunale. Secondo si apprende da fonti accreditate sarebbero pronti i documenti da presentare al giudice per il pignoramento di tutti gli asset della holding di casa Sensi, eccetto la As Roma.
Questa mossa servirebbe da un lato a tutelare gli interessi della banca dopo la ripetuta inottemperanza della famiglia Sensi nel pagamento del debito che ammonta a quasi 300 mln di euro. Dall'altro, spiegano le fonti, sarebbe un importante passo avanti per mettere pressione nei confronti dei Sensi anche per quel che riguarda il club. Sia i depositi di Civitavecchia che i terreni di Torrevecchia non potrebbero infatti insieme, qualora venissero ceduti, coprire l'intero ammontare del debito.
Inoltre al momento, nonostante alcuni sondaggi fatti, non ci sarebbero acquirenti pronti a mettere sul tavolo i capitali richiesti. La As Roma resta dunque l'asset principale di Italpetroli, quello piu' appetibile anche per eventuali acquirenti. Per questo nelle passate settimane Unicredit aveva chiesto la nomina di un supermanager esterno in grado di valutarne la cessione. Richiesta rispedita al mittente da Mediobanca, advisor della famiglia Sensi. Ora pero', dopo il mese d'agosto il tempo e' scaduto. Nessun compromesso e' stato raggiunto. Per questo Unicredit passera' alle vie di fatto nelle prossime ore. Prima pignorando gli altri altri asset, poi procedendo alla ricerca di un possibile acquirente per la Roma.