.jpg)
Una scossa immediata per cambiare il destino di una stagione cominciata male. È questo che il nuovo tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha chiesto alla sua squadra nei lunghi dialoghi con i giocatori che in questi giorni hanno fatto da preludio agli allenamenti. Ma la vera scossa è rappresentata dai tifosi giallorossi che continuano a scagliarsi contro la società
ANSA - Una scossa immediata per cambiare il destino di una stagione cominciata male. È questo che il nuovo tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha chiesto alla sua squadra nei lunghi dialoghi con i giocatori che in questi giorni hanno fatto da preludio agli allenamenti. Ma la vera scossa è rappresentata dai tifosi giallorossi che continuano a scagliarsi contro la società, a cominciare dal suo presidente Rosella Sensi, accusata di una campagna acquisti fallimentare con l'aggravante di aver venduto uno dei 'figlì di Roma: Alberto Aquilani, consegnato al Liverpool per 20 milioni di euro, poi non reinvestiti. Il livello della tensione tra i gruppi organizzati e il club cresce di giorno in giorno, e in attesa di conoscere le vere intenzioni di Angelini, i tifosi vogliono solo una cosa: l'addio di Rosella Sensi. Lo hanno chiesto almeno in cinquecento stamattina nella contestazione organizzata a Trigoria da alcuni gruppi della curva nord, per mettere in atto la linea dura nei confronti dell'attuale proprietà allo slogan di «Tutti insieme per dire Vattene». Nella notte di ieri, intanto, venti tifosi della Roma avevano già esposto uno striscione davanti Villa Pacelli (residenza della famiglia Sensi) contro la dirigenza, con scritto «Rosella Vattene». Una contestazione, quella di oggi nel Piazzale Dino Viola, a pochi passi dal centro sportivo (il cui accesso è presidiato già da ieri dalle forze dell'ordine), finita in maniera pacifica, ma in cui non sono mancati momenti di tensione, culminati con il lancio di quattro bombe carta e l'accensione di alcuni fumogeni. Tanti gli striscioni, tutti all'indirizzo della presidente Sensi («Tu alla Presidenza, noi all'opposizione», «Sei così incapace che con 1,1 milioni di euro al mese non ci mangi», «Via i Laziali dalla Roma»), invitata a vendere la Roma. Contestato anche il direttore sportivo, Daniele Pradè, chiamato più volte ad uscire dal centro sportivo dai tifosi giallorossi. Cori di incitamento, e già di rimpianto, invece a favore dell'ex tecnico Luciano Spalletti, e soprattutto per Daniele De Rossi, che all'uscita dall'allenamento, è stato preso d'assalto dai tifosi che lo hanno incitato a non mollare. Un clima pesante dunque, fin troppo, per un campionato cominciato appena da due giornate. E forse anche per questo, per provare a riconciliarsi con i tifosi, che la società ha mandato una richiesta ufficiale al Comitato di Analisi per la sicurezza sulle manifestazioni sportive (Casms) e all'Osservatorio del Viminale per chiedere di cancellare il divieto per i sostenitori giallorossi di seguire la squadra a Siena. La Roma ha già avanzato la proposta e sta aspettando di conoscere la risposta. Il club della Sensi si assumerebbe la responsabilità di organizzare dei pullman, controllati dagli steward della Roma, per consentire ai propri tifosi di viaggiare verso Siena e assistere al match. Intanto la squadra al completo, fatta eccezione per i nazionali, è tornata a lavorare agli ordini di Ranieri. Dopo la seduta, l'allenatore ha deciso di concedere due giorni di riposo ai giocatori, che torneranno a preparare la trasferta di Siena da martedì. Ancora indisponibili Doni, Cicinho e Brighi, la speranza della società è di poter contare, in un momento così difficile, almeno sui suoi tifosi.