SKY SPORT - Si attende solamente l'ufficialità, ma il cambio della guardia sulla panchina della Roma è ormai cosa fatta. Il successore del dimissionario Luciano Spalletti, salvo clamorosi colpi di scena dell'ultima ora, sarà Claudio Ranieri. L'annuncio ufficiale e la firma sul nuovo contratto dell'ex allenatore della Juventus è attesa per il pomeriggio odierno.
In merito a questo avvicendamento sulla panchina della Roma è intervenuto Carlo Mazzone, indimenticato allenatore e vecchio cuore giallorosso: "Sono sorpreso di quello che è successo. Ho letto che c'era tensione tra le parti, però non mi aspettavo una decisione così veloce. Tutto qui. E' una sorpresa. Onestamente sapevo dei rapporti difficili tra le parti, ma questo è normale nel calcio quando non vengono risultati. Non pensavo comunque si arrivasse a tanto. Spalletti ha fatto bene a Roma. Il mio giudizio tecnico è senza dubbio positivo, ha fatto vedere un ottimo calcio ed ha raggiunto obiettivi importanti. Purtroppo il finale non è stato dei migliori. Cosa penso della Roma? Penso che sia una squadra da primo a quarto posto. Lo scudetto lasciamolo stare però. Personalmente sono contento se sarà Ranieri l'allenatore giallorosso. Gli faccio un affettuoso in bocca al lupo. Ranieri? E' stato mio giocatore ai tempi del Catanzaro, di cui era anche capitano, siamo rimasti in ottimi rapporti. Tempo fa gli dissi: 'se non puoi salire i gradini dello stadio non puoi dire di essere l'allenatore della Roma'. Una maggiore assunzione di responsabilità per capitan Totti? Francesco è importante che continui a fare il suo dovere in mezzo al campo. Ho grande stima per lui, per me è un grandissimo giocatore che è riuscito a superare un mare di infortuni. Ultimamente ha trovato la condizione ottimale, grazie ad una preparazione di base e completa. Con Ranieri dovrà far buon viso a cattiva sorte. Il mio giudizio riguardo questo avvicendamento? Arrivati alla rottura con Spalletti, penso che Ranieri sia l'uomo giusto per la Roma. E' un allenatore di esperienza. Per un allenatore l'esperienza è un pregio, non un difetto. Se torno ad allenare? E' una domanda che dovete fare al fratello gemello...".