Baptista c'è: gol mondiale e morale alto

11/09/2009 alle 09:08.

GASPORT (BOLDRINI) - Obrigado, Baptista. Grazie Baptista: per aver segnato e per esserci. Il brasiliano sembrava sparito, perso nei fumi di un'estate in cui il suo nome aveva ballato tra le cronache di mercato e misteriosi problemi fisici. Misteriosi per due motivi: non si è mai capito quale fosse il vero problema e, d'incanto, i guai sparivano quando c'era aria di Brasile. Indisponibile per la Roma, pronto per la Seleçao.

Mercoledì Baptista ha battuto finalmente un colpo: ha firmato il 2-0 sul Cile (la partita è finita 4-2 per i veredoro) al 40' del primo tempo. Il brasiliano non è stato l'unico romanista in giro con le varie nazionali: in gol anche Riise e Vucinic, Burdisso e Juan sono invece rimasti in panchina. non ha segnato ma ha giocato contro la Bulgaria. Ranieri avrà la rosa al completo solo oggi. I sudamericani (Baptista, Juan e Burdisso) sono attesi questa mattina: stanchi e fusi avranno in corpo l'orario sudamericano. Il vero allenamento con il tutto esaurito sarà quello di domani. Un problemino, per Ranieri, che però può contare su una rosa quasi al completo e avrà i cosiddetti nazionali stanchi ma con il morale alto.

Baptista, portabandiera del gruppo, torna a Roma con lo spirito giusto. Il mercato si è chiuso, il Brasile è qualificato per il mondiale sudafricano e con Ranieri potrebbero spalancarsi per la bestia orizzonti imprevisti. Il 4-4-2 di Ranieri, per esempio, sembra più idoneo per sfruttare le caratteristiche di Baptista. Anche Riise viene da quattro giorni d'oro: una rete all'Islanda sabato scorso, il gol decisivo che ha permesso alla Norvegia di battere la Macedonia e, complice la sconfitta della Scozia in casa con l'Olanda, ha permesso agli scandinavi di salire al secondo posto e tornare in corsa per il mondiale. Vucinic ha firmato invece su rigore il gol che ha permesso al Montenegro di pareggiare in casa con Cipro. Il Montenegro è fuori dal mondiale ma Vucinic ha dato segnali di vitalità. Delusi sono invece Juan e Burdisso, il primo ha assistito dalla panchina alla vittoria sul Cile, mentre l'ex interista ha guardato dal bordo del campo la disfatta della seleccion in Paraguay.