Maria Sensi: "I rimpianti di Franco? Cambiare Il calcio italiano e portarlo al sud "

17/08/2009 alle 10:35.

RADIO RADIO TV - Queste le parole di Maria Sensi, ad un anno dalla scomparsa del marito e del grande Presidente Franco Sensi: "E' stata una morte dolorosa per quello che ha sofferto ma per me Franco è presente come gli altri giorni. Lo porto sempre con me, abbiamo vissuto 40 anni insieme meraviglioso."

Capitolo rimpianti: "Nella vita calcistica sì, perche' voleva portare il calcio al sud. Forse era un fatto romantico, ma diceva che al nord avevano altri sport mentre il sud è pane e calcio, ma non c'è riuscito. Ci ha provato con il Palermo, anche a Foggia dove però gli fecero capire che doveva andare via. Avremmo dovuto vincere altri quattro scudetti, tre nel periodo di Capello e uno due anni fa".

Poi la difesa dell'attuale gestione: "Ma mia figlia non gestisce la Roma da un anno, ma da 4-5 anni, solo che la gente non capisce che ci può essere una stagione che va in una certa maniera. Due anni fa dovevamo vincere lo scudetto, certe reazioni non sono giustificate. La Roma è un grande club e deve vivere da grande club, invece ci sono queste piccole unità che rovinano tutto. Per fortuna la maggior parte dei tifosi è meravigliosa, incontro tanti romanisti e non ce n'è uno che non riconosce quello che è stato fatto, speriamo di far ricredere le minoranze".

Un ricordo sulle battaglie del Presidente:  "Anche pochi giorni prima di morire mi disse che il calcio italiano non sarebbe cambiato mai ma quello che voleva dire lasciamolo dire a lui. La Lega Calcio? Lui non voleva diventarne presidente, voleva un manager e che i presidenti ne stessero fuori, quello che sta succedendo oggi. "Per Calciopoli Franco ha preso sei mesi di per quello che ha detto e poi quello che ha detto si è verificato".