Queste le parole in conferenza stampa di Nicolas Burdisso, alla prima a Trigoria di fronti a taccuini e microfoni. Qual'è la prima impressione?
Qual'è la prima impressione?
"Un impatto bellissimo, uno società che ha tanti tifosi e gioca bel calcio. Sono arrivato oggi a Roma e piano piano capirò meglio. Sono contento di essere qui".
La Roma dove può arrivare secondo te?
"Credo che può lottare per arrivare nei primi posti e lotteremo per vincere. È una Roma con grandi campioni, due giocatori per ruolo, un grande allenatore e una grande tifoseria. Si deve lottare per vincere".
Saresti disposto all'occorrenza a fare lesterno basso, il terzino vecchia maniera, quando torneranno a disposizione Mexes e Juan?
"Questa domanda deve essere fatta al mister. Io gioco dove lui mi dice, lho fatto allInter e in nazionale. Io sono venuto qui per dare il mio contributo".
Hai trovato Totti e De Rossi, due grandi campioni...
"Adesso è un piacere giocare con loro, dopo tanti anni che sono stati avversari".
Sei dispiaciuto di essere andato via dall'Inter e della conclusione della tua avventura nerazzurra?
"Sono molto felice di stare qui. Ringrazio la gente dell'Inter con cui sono stato bene e di cui non posso che parlar bene. Ma ora spero di rimanere qui a lungo."
Come si affrontano i momenti di difficoltà?
"Quando le cose non vanno bene bisogna ancora dare qualcosa in più".
Adesso la difesa è sotto accusa..
"Non posso dare un giudizio sulle partite in cui non cero. Contro il Genoa ci hanno fatto tre gol in momenti in cui abbiamo perso la concentrazione e questo si può migliorare sicuramente".
La Roma non ha nulla da invidiare a chi lotterà per la scudetto?
"La Roma ha tanta esperienza e una cosa che le altre squadre non hanno, ossia la voglia di vincere".
Cosa ti aspetti questanno?
"Di vincere e giocare buon calcio. Ma più di tutto vincere, perché è per quello per cui lavoriamo tutti i giorni".
Il fatto che sia solo un prestito ti dà motivazioni ugualmente?
"Si assolutamente. Mi da ancora più voglia, volendo rimanere qui a lungo come detto"
Che impressione ti ha fatto il mister Spalletti?
"Buona, molto. Anche se l'ho ancora conosciuto poco, ma sono ansioso di conoscerlo a fondo".
C'è stata qualche altra squadra a cui eri vicino? Pizarro ha avuto influenza in questa scelta?
"No Pizarro non l'ho sentito prima, anche se sono un amico dai tempi dell'Inter. Non c'è stata nessun altra società. Io aspettavo la Roma. Ho cercato fino alla fine questa soluzione e ne sono contento".
All'inizio si pensava non dovessi venire in prestito, poi invece è andata porprio così. C'è comunque un accordo tacito per prolungare?
"Si, in realtà ci sono le possibilità per rimanere qua".
Mancini ha detto che a Milano si respira un nuovo modo di giocare a calcio te puoi dire la stessa cosa?
"Tutti gli allenatori fanno calcio diverso. Ma alla fine si gioca per vincere. Lambiente? Ho fatto solo una partita, anche senza tifosi, aspetto il futuro per poter parlare".
Gli arbitraggi ti sembrano uguali tra Roma e Inter?
"La risposta me la tengo per me... Spero comunque che non cambi nulla"
La tua irruenza spesso ti è costata qualcosa di troppo a livello di 'rossi'. Credi che potrai migliorare in questo?
"Credo di sì. Si lavora per quello. Si lavora sempre per migliorare".
Sei il ventiseiesimo argentino che indossa la maglia della Roma, quanto è importante la voglia e la caprbietà degli argnetini in un campionato come quello italiano?
"Penso tanto, in Italia ci sono molto argentini e hanno sempre fatto bene e continuano a far bene".
Sei stato a Milano nel momento di grande rivalità con la Roma. Ora credi che la considerazione della Roma sia scesa?
"No non credo, forse più che altro è salita quella delle altre come la Juve".
L'Inter è la squadra da battere?
"Si io credo di sì. E' la squadra da battere, anche se Roma, Juve, Milan sono molto competitive".