
ROMAGIALLOROSSA.COM - Queste le parole di Gianni Dragoni, redattore de Il Sole 24 Ore sul tormentone relativo alla possibile vendita del pacchetto di maggioranza dell'AS Roma. Unicredit è il grande creditore del gruppo Italpetroli di circa 277 milioni di euro sta cercando di indurre la famiglia Sensi a vendere la Roma - visto che le altre attività dei Sensi sono difficilmente vendibili a valori accettabili per chi le possiede - senza riuscirvi
Quindi Unicredit ha fatto buon viso al fatto che Rosella Sensi abbia cercato protezione verso Mediobanca, ma in realtà presso Cesare Geronzi. Geronzi, presidente di Mediobanca, era a capo del gruppo Capitalia Banca di Roma, quando il gruppo Italpetroli si è indebitato soprattutto per le vicende della Roma e per le proprie attività. Il debito, successivamente, è diventato nei confronti di Unicredit in seguito alla fusione avvenuta nel 2007. In realtà c'è stato un contrasto tra Unicredit e la famiglia Sensi, perchè non vogliono vendere. Ora i Sensi cercheranno insieme a Mediobanca di vedere se le offerte sono concrete; per il momento si parla solo di manifestazioni d'interesse. E' una fase ancora di studio dice a romagiallorossa.com
SUL DISSIDIO UNICREDIT-MEDIOBANCA - In pubblico se c'è un dissidio negli affari, è difficile che si possa ammettere. La dichiarazione di Fiorentino di stile buonista non credo sia necessariamente la verità. Effettivamente c'è stato un disappunto, non proprio verso Mediobanca, quanto verso la scelta della famiglia Sensi. Si può notare che Unicredit è il principale azionista di Mediobanca, che possiede circa il 9% del capitale. Ciò non significa che Unicredit possa imporre le decisioni a Mediobanca, ovvero la banca crocevia del capitalismo italiano: è guidato da un patto di sindacato, cioè da una sorta di associazione, tra più di trenta soci, tutti con piccole quote. Unicredit, quindi, non è quello che decide: semmai, dato il potere che hanno i personaggi alla guida di queste banche, è quasi più probabile che il presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, possa influire sulle scelte di Unicredit".
IL CASO-FIORANELLI - Fioranelli sta lanciando dei messaggi quasi come un ventriloquo: è evidente che molte indiscrezioni che trapelano dai giornali, provengano dalla sua parte. Escono continuamente delle informazioni circa la manifestazione d'interesse nei confronti della Roma di una cordata svizzero-tedesca dai nomi misteriosi, quindi presumo che è difficile che le facciano altri personaggi diversi da Fioranelli. Ciononostante, Fioranelli non ha mai presentato un'offerta: lui faceva il procuratore di calcio e non si ha la percezione che disponga di capitali per fare un'offerta. Se rappresenta una presunta cordata, è strano che sia rappresentata da un intermediario di questo tipo che, semmai, potrebbe avere un ruolo diverso in un'architettura societaria nuova. Io intendo sottolineare che non ha comprato perchè non ha mai fatto un'offerta e l'unico effetto che ha dato è stato quello di spingere le quotazioni della Roma al rialzo, creando un grande polverone e una grande aspettativa. Io non credo che, se ci sarà l'offerta, sarà di Fioranelli; sarà di un altro, forse di qualcuno che è coperto da questo schermo misterioso di una società di diritto svizzero, cioè tipico per nascondere l'entità di qualcuno".
IL CASO-FIORANELLI/2 - Sono uscite, già dalla metà di aprile, indiscrezioni che davano quasi per imminente la cessione. Si parlava anche di date, per esempio quella del 28 aprile. Poi abbiamo visto che non è successo nulla ed è intervenuta anche la Consob per cercare di togliere incertezza riguardo la vicenda, ma non mi pare che si sia fatta chiarezza, se non dalle smentite di Italpetroli. Quindi credo che c'era qualcuno che pilotava delle indiscrezioni facendo apparire come imminente un'offerta della possibile vendita della società che non c'è stata. E' stato solamente un gioco per far aumentare il titolo in borsa che ha quasi raddoppiato la quotazione nonostante non ci sia un'offerta di acquisto del pacchetto di maggioranza dell'As Roma. Forse queste mosse, oltre alla speculazione di qualcuno ma questo lo diranno le autorità che indagano potrebbero avere lo scopo di disturbare o indebolire lo stato delle sorelle Sensi".