GASPORT - Vero, viviamo tempi incerti, navighiamo mari tempestosi, infestati di pirati e di squali, oltretutto «travestiti da sirene». Perfino i nostri sentimenti sono a rischio, «perché tra le pieghe di questi sinsinua spesso la coda del Diavolo». Così ha scritto Giuseppe Pippo Marra, cavaliere del lavoro, membro del Cda della Roma, intimo di Rosella Sensi e proprietario dellagenzia di stampa Adn-Kronos, che per la Sensi cura la comunicazione di Italpetroli. Unaltra lettera aperta, dopo quella anti-Soros, che un anno fa era definito «gufo, corvo, fantasma». Stavolta la cordata Flick-Fioranelli assume i contorni del diavolo dalla lunga coda.
Del resto, chi non ha paura del diavolo? I romanisti, invece, sono temerari. Perché ieri non hanno colto lappello di Marra, anzi si sono rivolti alle radio per esprimere un certo disappunto e la speranza che presto ci sia un cambio di proprietà. Le trattative, infatti, proseguono. La lettera di Marra è passata quasi inosservata tra i rappresentanti della cordata svizzero-tedesca, anzi è parsa una legittimazione: se esistono squali e diavolo il ragionamento , allora esiste anche la trattativa, che invece è stata negata dagli ultimi comunicati. Chi si avvicina di più alla verità? Il legale Gianroberto De Giovanni, vicino a Maria Cristina Sensi, sorella di Rosella, sta conducendo la trattativa per conto della Roma e si dice (informalmente) fiducioso che laccordo con i Flick e Fioranelli possa chiudersi in tempi brevi. Rosella Sensi, invece, ha mandato avanti Marra e ai giocatori, mercoledì, pare abbia detto solo che «non ci sono state richieste ufficiali»...




