IL MESSAGGERO - La cordata rappresentata da Vinicio Fioranelli e finanziata da un fondo libico oltre che da un imprenditore tedesco stringe i tempi. Dopo due mesi di approfondimenti ha presentato le garanzie bancarie richieste: tuttavia resta improbabile una conclusione della trattativa entro la settimana. Il gruppo ha giocato a carte scoperte, per evitare lo smacco patito da Soros lo scorso anno. Solo UniCredit non è ancora informata ma prima o poi andrà coinvolta. Nel frattempo la banca continua gli incontri con gli altri soggetti interessati alla Roma per sistemare la situazione entro giugno. E' impensabile, infatti, che la Italpetroli riesca a versare la rata scaduta a dicembre e la prossima in scadenza..




